x

x

Vai al contenuto

Liliana Resinovich, parla l’amico speciale Claudio Sterpin: “Uccisa da più persone”

Lo sfogo dell’uomo in diretta tv

Nel corso della trasmissione Quarto Grado, Claudio Sterpin, sul caso di Liliana Resinovich, ha aggiunto: “I moventi ci sono. Io dico che non si è voluto cercarli. È ora che vengano presi in considerazione. Il cordino è probabile che venga da casa sua. È stato voluto far vedere che lei aveva preso quelle cose da casa per andarsi a suicidare. Ma visto che suicidio non è, quelle cose, il cordino e le buste della spazzatura, sono state messe lì da qualcuno o no, mi domando? Visto poi che era già morta…o da casa, da morta, si è presa cordino e buste? Domanda idiota, perché si è voluto far vedere che lei se li fosse portati dietro. Ma ripeto, visto che suicidio non è, qualcuno li ha messi lì. Bisogna trovare questo qualcuno”. (Continua a leggere dopo le foto)

Poi Sterpin ha concluso dicendo che “questo è un fatto premeditato, è stato costruito a priori e non è stato commesso da una sola persona ma almeno da due, lo dico dall’inizio. C’è persino qualche regista fuoricampo che ha insegnato…perché non è da poco. Chi ha fatto tutto può essere stato consigliato da chi sa le cose meglio”. Intanto è stata richiesta una proroga di 30 giorni per la super perizia. Questi giorni in più a disposizione degli inquirenti saranno molto utili alle indagini, soprattutto per far luce su una ferita trovata sul labbro inferiore del volto di Liliana Resinovich.

Leggi anche:

Argomenti