
Prima la Champions. Poi l’ignoto. La Juventus sta per voltare una pagina della sua storia con la sensazione che, comunque vada, nulla sarà più come prima. Domenica si chiude una stagione tribolata, in cui l’obiettivo di tornare nell’Europa che conta resta ancora da conquistare. Servirà una vittoria sul campo del Venezia, che a sua volta ha bisogno dei tre punti per avere una speranza di salvarsi. E sarà battaglia.
#LeoBamballi–#Juventus, nuovo colpo in prospettiva! 🚨
— JuventusNews24.com (@junews24com) May 23, 2025
Il classe 2007 firmerà il suo primo contratto da professionista con i bianconeri. Ecco chi è 👀https://t.co/Us7p2NqTsy
Ma all’orizzonte non c’è la solita estate: c’è una terra di mezzo, un’avventura prestigiosa ma inedita chiamata Mondiale per Club. Una parentesi esotica che prolunga il calendario e obbliga la Signora a portarsi negli Stati Uniti una squadra a metà, tra incertezze e ritorni (dagli infortuni o da prestiti in altre squadre).
A guidare il gruppo ci sarà, con ogni probabilità, un allenatore destinato a fare le valigie subito dopo. In rosa ci saranno giocatori che devono rientrare, altri che se ne andranno, e tutti in società sanno che mom sarà facile. Ma intanto, arriva anche una buona notizia: il ritorno di Bremer, rimasto quasi tutto l’anno ai box. Sarà lui il simbolo di una difesa che andrà ricostruita.
La Juventus cercherà di prolungare almeno fino alla fine del torneo americano il prestito di Renato Veiga, ma nel frattempo mette mano al proprio magazzino: torneranno Rugani, reduce da un’avventura senza squilli all’Ajax, e Kostic, che ha galoppato in Turchia con la maglia del Fenerbahce. Rientra anche Djalò, ma su di lui non ci sono dubbi: verrà immediatamente rimesso sul mercato. (continua dopo la foto)

Chi invece potrebbe tornare utile proprio nel Mondiale è Rugani, uno che conosce bene l’ambiente e può garantire esperienza. Un altro giocatore destinato a unirsi ala squadra per l’impegno negli Usa è il redivivo Fagioli. Sono invece complessi i rinnovi di prestiti pesanti, come quelli di Kolo Muani dal PSG e di Conceiçao dal Porto: entrambi in bilico, entrambi difficili da trattenere.
Ma il vero nodo gordiano è uno solo, ed è lì davanti, dove i gol sono mancati come l’ossigeno. La Juventus lo sa: non ci si può più permettere stagioni in cui segnare diventa un’impresa. Con Vlahovic destinato a partire e Milik ormai ai margini, servirà un attaccante, anzi due, in grado di spostare gli equilibri.
Ecco perché i dirigenti hanno già messo nel mirino nomi di peso. Victor Osimhen resta il sogno più ambizioso: il Napoli chiede tanto, e anche se i 75 milioni della clausola valgono solo per l’estero, la valutazione è persino superiore. Stesso prezzo, 75 milioni, per Viktor Gyökeres, lo svedese dello Sporting Lisbona che ha spaccato la Primeira Liga con gol e prestazioni da centravanti totale.
Juventus, un mercato delicato
Ma ci sono anche soluzioni “italiane”, da pescare in Serie A: Lookman e Retegui, con cartellini da 40-50 milioni, profili diversi ma entrambi in grado di garantire fisicità, profondità e quel cinismo che in bianconero si è visto troppo poco.
Una cosa è certa: non si potrà sbagliare. La prossima stagione porta con sé la necessità di risultati concreti: tornare a vincere, tornare a segnare, tornare a contare. Questo significa che non si baderà a spese. La Juventus vuole un bomber che garantisca almeno 20 gol veri, in campionato e in Europa. Niente scommesse, niente prestiti: serve qualcuno di pronto e stabile.
Il mercato sarà complicato e dipenderà anche dalla qualificazione in Champions, ma stavolta a Torino lo sanno: non è più tempo di esperimenti, serve una grande certezza. E magari, stavolta, serve anche un po’ di coraggio in più.
Leggi anche:
- Milan, finalmente: Tare ha firmato, ampi poteri ma non avrà l’ultima parola
- Juventus, una squadra intera con la valigia: tutti i giocatori in partenza