
È giunta al capolinea la collaborazione tra Jasmine Paolini e Renzo Furlan, l’allenatore che ha guidato l’azzurra ai vertici del tennis mondiale. Un divorzio che sorprende, considerando che sotto la sua guida Paolini ha raggiunto il numero 4 del ranking WTA, eguagliando Francesca Schiavone, e ha disputato due finali Slam consecutive nel 2024, al Roland Garros e a Wimbledon.
JASMINE #PAOLINI SI SEPARA DA RENZO #FURLAN
— Sportface (@sportface2016) March 31, 2025
Dopo 10 anni finisce il rapporto di lavoro tra la n°1 del tennis femminile italiano e il suo storico coach Renzo #Furlan. Ad annunciarlo è stata la finalista di #RolandGarros e #Wimbledon con un post su Instagram pic.twitter.com/EmfnnpENz6
Reduce dalla semifinale di Miami, persa contro la bielorussa Aryna Sabalenka, la tennista toscana si trova ora alla vigilia della stagione sulla terra battuta senza una guida tecnica definita. Se da un lato il suo talento è ormai consolidato, dall’altro la figura di Furlan è stata fondamentale nel processo di crescita che l’ha portata a questo livello.
Negli ultimi mesi, il legame tra Paolini e Furlan si era progressivamente raffreddato, in parallelo alla crescente sintonia della toscana con Sara Errani nel doppio. Le due azzurre hanno vissuto un 2024 straordinario, culminato con il trionfo alle Olimpiadi di Parigi, dove hanno conquistato la medaglia d’oro. Un successo che ha cementato una partnership solidissima, forse persino troppo ingombrante per la dinamica con Furlan.
Jasmine Paolini, il nome a sorpresa per il futuro
La separazione arriva a un mese dagli Internazionali d’Italia, il torneo più atteso della stagione per il tennis azzurro, che vedrà anche il ritorno in campo di Jannik Sinner dopo la sospensione di tre mesi per il caso Clostebol.
Con Furlan ormai fuori dai giochi, il grande interrogativo è chi sarà il prossimo coach di Paolini. Non ci sono ancora nomi sicuri all’orizzonte, ma uno scenario che prende sempre più corpo potrebbe vedere Sara Errani assumere un ruolo chiave anche nello staff tecnico dell’amica e compagna di doppio.
Dovrà però essere una scelta ponderata: la difesa dei punti conquistati nel 2024, tra cui la vittoria a Roma in doppio, richiederà una guida tecnica solida. Se Errani sarà pronta a raccogliere il testimone, il tennis femminile italiano potrebbe assistere a una rivoluzione senza precedenti.
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