
Cocente delusione per Marcell Jacobs ai Mondiali di atletica. Nella gara dei 100 metri, l’ex campione olimpico di Tokyo 2021 è stato eliminato clamorosamente in semifinale. Dopo una buona partenza, l’azzurro ha ceduto vistosamente nella parte conclusiva, fermando il cronometro su un deludente 10″16, tempo insufficiente per accedere alla finale.
Mi aspettavo le dichiarazioni sul ritiro di Marcell Jacobs.
— Marco D'Onorio (@Laemmedimarco) September 14, 2025
Solamente in quel magico 2021 on ha subito infortuni, piccoli o grossi.
È sempre stato un atleta fragile dal punto di vista fisico e comprensibilmente è difficile andare avanti così a 31 anni.#Tokyo2025 #WCHTokyo25 https://t.co/lFTCmTwGoX
Il divario con i rivali è stato netto: Noah Lyles (Usa) ha corso in 9″92, seguito da Ajayi (Nigeria) con 9″93 e da Akani Simbine (Sudafrica) con 9″96. Jacobs, solo sesto nella sua batteria, ha invece realizzato un tempo di 10”16, solo leggermente migliore del 10”20 delle batterie.
Le difficoltà dell’azzurro erano note: una stagione segnata da infortuni, rinunce e pochissime gare disputate. Un percorso che non ha consentito a Jacobs di ritrovare il giusto ritmo agonistico. In pista la sua corsa si è disunita, perdendo velocità ed efficacia proprio nei metri decisivi.
La prestazione di Budapest è stata inadeguata a una semifinale mondiale. L’ex campione olimpico non è riuscito a rispondere al cambio di ritmo dei rivali, pagando una condizione fisica e mentale ancora lontana dai suoi standard migliori. (continua dopo la foto)

Subito dopo la gara, Jacobs è apparso visibilmente amareggiato: “Non mi sono piaciuto, ero pesante, ho sbagliato dal primo all’ultimo passo”. L’unico obiettivo era entrare in finale, ma la prestazione non è stata sufficiente. Ora il futuro del velocista appare incerto: servirà un percorso di recupero fisico e psicologico per tornare competitivo a livello internazionale.
Nonostante questa battuta d’arresto, l’azzurro resta un riferimento per l’atletica italiana. Ma, con il livello raggiunto dagli atleti dominanti della specialità, i cali non sono concessi. Solo una preparazione costante e un miglioramento nella tenuta mentale potranno permettergli di rilanciarsi in vista delle prossime grandi competizioni.
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