
A Udine, l’Italia di Gennaro Gattuso si prepara a una nuova variazione tattica contro Israele. Le sensazioni della vigilia indicano che Pio Esposito partirà dalla panchina, lasciando spazio a Raspadori accanto a Retegui. Una scelta che non smentisce il doppio centravanti, ma nasce da valutazioni tecniche e fisiche.
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— CalcioNapoli1926.it (@cn1926it) October 14, 2025
Il ct sa che Kean non ha ancora un vero sostituto nel ruolo di attaccante totale, capace di coprire tutto il fronte offensivo, e che Esposito non è abituato a due partite in 72 ore. Per questo Gattuso punterà inizialmente sulla velocità di Raspadori, l’uomo che un anno fa, sempre a Udine e sempre contro Israele, aprì la difesa rivale con i suoi rientri da trequartista e i suoi scatti. (continua dopo la foto)

Dal 4-2-4 di Tallinn al 3-5-2 di oggi: il cambio di modulo è l’altra chiave della nuova Italia di Gattuso. Il tecnico ha spiegato che l’alternanza tra difesa a tre e a quattro diventerà una costante, a seconda degli avversari. Israele, con talenti offensivi come Salomon, Gloukh e Biton, rientra tra le squadre “pericolose” e per questo verrà affrontata con un assetto più coperto.
Davanti a Donnarumma, la linea sarà composta da Di Lorenzo, Mancini – che sostituirà lo squalificato Bastoni – e Calafiori, chiamato anche a costruire gioco e creare superiorità numerica in mezzo al campo. In mezzo, il ballottaggio resta aperto tra Locatelli e Cristante, per occupare il vertice basso del triangolo con Barella e Tonali. (continua dopo la foto)

Il primo ha l’esperienza e il ritmo giusto per proteggere la difesa e dare libertà di movimento a Calafiori, il secondo offre più fisicità e inserimenti. Gattuso deciderà solo all’ultimo. Sulle fasce, confermato Dimarco a sinistra, mentre a destra toccherà a Cambiaso garantire equilibrio e copertura.
Nella ripresa si rivedrà Spinazzola, pronto a sfruttare la stanchezza degli avversari con le sue accelerazioni e dribbling, come già successo a Tallinn, dove aveva servito l’assist per il primo gol in azzurro di Esposito.
L’Italia si affiderà dunque a una squadra elastica e prudente in difesa, con l’obiettivo di mantenere un’identità precisa: solidità, pressing alto e ripartenze rapide. Uno stile che Gattuso considera il marchio di fabbrica della sua nuova Nazionale.
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