Per l’Inter e per Cristian Chivu, la settimana che porta al derby passa dalla gestione di Hakan Calhanoglu, considerato l’uomo decisivo per orientare la sfida contro il Milan. L’allenatore romeno a partire dall’estate ha ricostruito il turco nella mente e nel fisico, e ora lo vede il chiavistello ideale per aprire la partita più attesa.
#Calhanoglu anti #Modric: per #Chivu è il turco la chiave per spegnere il #Milan
— I fatti nostri (@Infofatti) November 18, 2025
Il tecnico in contatto con il regista, da domani ad Appiano. L’infortunio non spaventa, contro il #Milan è lui l'uomo decisivo#InterMilan pic.twitter.com/H4pa6A85aT
La sfida con Luka Modric è quella che eccita maggiormente l’ambizioso Hakan: il croato, per stessa ammissione del turco, è il miglior interprete del ruolo nell’ultimo decennio e confrontarsi con lui sul suo stesso terreno è un privilegio che porta con sé responsabilità e motivazione. (continua dopo la foto)

Chivu ha consegnato a Calhanoglu indicazioni precise: gestire il polso dell’Inter in fase di possesso e diventare l’uomo designato per lanciare l’aggressione alta. Il derby passerà in gran parte dalla capacità del numero 20 nerazzurro di vincere il duello diretto con l’ex Pallone d’Oro e di guidare un calcio verticale e offensivo.
Calhanoglu ha lasciato il ritiro della Turchia con un problema alla mano, segnalato da un comunicato medico ma non ritenuto allarmante. Non avrebbe comunque giocato contro la Spagna perché diffidato. Il ritorno anticipato a Milano ha permesso allo staff medico dell’Inter di valutare subito la situazione, dopo aver ricevuto rassicurazioni dai colleghi turchi sulla situazione.
Domani, nel rientro ad Appiano, il centrocampista verrà rivisitato, ma non ci sono nubi all’orizzonte. Lo stesso Chivu si è voluto sincerare delle condizioni fisiche del suo regista, trovando un Calhanoglu sereno e pronto.
Il turco sarà quindi ai posti di combattimento dall’inizio, per interpretare quel ruolo di guida che permette all’Inter di applicare pressione alta e servizio rapido alle punte. Concetti che il tecnico considera fondamentali e che richiedono un quarterback illuminato come Hakan. (continua dopo la foto)

Quello di domenica sarà il capitolo 17 della saga personale di Calhanoglu contro il Milan. La tensione si è attenuata rispetto ai primi tempi, ma per lui resterà sempre una storia a sé.
In estate la rivalità poteva persino dissolversi: il turco sembrava orientato a tornare in patria, poi ha scelto di restare, confermandosi “idolo neroblù”. Chivu l’ha adattato a un nuovo modo di giocare e lo ha rimotivato, convinto che ci siano ancora ampi margini di crescita.
I prossimi mesi serviranno ad armonizzare le caratteristiche di Calhanoglu al sistema del tecnico. Guardandolo oggi, regista totale e leader tecnico, sembra lontano il centrocampista che d’estate aveva battuto i piedi. Intanto, la classifica cannonieri mostra un ulteriore aspetto della sua evoluzione: il turco è in vetta, e non gli dispiacerebbe certo restarci.
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