
Il Mondiale per Club è iniziato e i tifosi americani, che alcuni temevano poco interessati all’evento, hanno risposto in modo positivo, riempiendo lo stadio. Vero che erano in campo i padroni di casa dell’Inter Miami con il gioiello Messi, ma vero anche che non si trattava di una partita di cartello. Nonostante ciò, quasi 68.000 persone hanno affollato le tribune per assistere a una gara interessante e combattuta, che solo per caso – e per la bravura dei rispettivi portieri – si è conclusa senza gol.
🇪🇬 L'Al Ahly dà il via al Mondiale per Club. Partita piena di rimpianti che dopo neanche 15 min priva gli egiziani del loro uomo migliore. Numerosi errori, tra cui un rigore e un Ustari in gran forma mantengono lo 0-0. 2°T al contrario con l'Inter Miami che meriterebbe il goal. https://t.co/g3gpOtzMDm
— Calcio Nigeria (@calcio_NG) June 15, 2025
Lo stadio era pieno, la musica altissima, ma nel primo atto del nuovo Mondiale per club Fifa non sono state realizzate segnature. Tra Al Ahly e Inter Miami è finita sullo 0-0, ma sbaglierebbe chi dovesse pensare a una gara noiosa: gli egiziani più vivaci nel primo tempo, con gli americani salvati da Ustari. Poi sale in cattedra l’Inter Miami e a finire sugli scudi è l’estremo difensore degli africani El Shenawy. (continua dopo la foto)

Messi, attesissimo protagonista, si è acceso solo a intermittenza. Sì, perché la gara inaugurale a Miami ha mostrato subito una verità: il fuoriclasse argentino non può più essere quello ammirato in Qatar per tutti i 90 minuti. Nei primi 45’,la squadra di Mascherano ha lasciato campo e ripartenze agli egiziani, considerati una sorta di Real Madrid d’Africa.
In panchina a guidarli c’è José Riveiro, tecnico spagnolo arrivato a fine maggio, che ha preparato un attacco rapido e un centrocampo roccioso: Ben Romdhane, Attia e Fathi hanno soffiato palloni e lanciato contropiedi, mentre Ashour e Trezeguet hanno seminato il panico nella retroguardia di Miami.
Il portiere Ustari ha salvato tutto: in uscita bassa, su conclusioni ravvicinate e perfino neutralizzando un rigore di Trezeguet. Da segnalare anche un gol annullato ad Abou Ali, straordinario pure dietro: nell’unica chance di Miami nel recupero del primo tempo, è stato proprio lui a togliere di testa la palla ad Allende.
Nella ripresa, Mascherano ha raddrizzato la barca. Ha tolto Aviles, autore di una pessima partita e a rischio espulsione, e alzato i giri del motore. L’Inter Miami è così apparsa più viva, meno prevedibile, e subito pericolosa: Allende ha sfiorato la rete, poi Messi ha provato a fare il Messi, ma solo a sprazzi. (continua dopo la foto)

Una punizione a giro della “Pulce” ha acceso lo stadio, un suo cross velenoso ha scheggiato la traversa, ma lì davanti a parte lui Suarez e Busquets sono apparsi spenti. L’uruguaiano, anch’egli molto atteso, è parso svogliato e impalpabile, e non è mai riuscito a rendersi pericoloso.
L’ingresso di Cremaschi non ha inciso, a differenza di quello di Picault che, di testa, ha costretto El Shenawy a un miracolo. Alla fine lo 0-0 è figlio di un tempo dominato a testa e di due portieri in stato di grazia. Dalla tribuna, Gianni Infantino ha applaudito la sua nuova creatura insieme a Ronaldo e Roberto Baggio.
In ogni caso, il Mondiale per Club è finalmente iniziato e le squadre cominciano ad abituarsi. L’interesse per la manifestazione è alta, 178 Paesi sono collegati e l’impressione è che solo in Europa (non a caso, essendo il continente di gran lunga più rappresentativo) si tenda a sottovalutare il potenziale dell’evento. Vedremo se con l’avanzare delle partite questa percezione cambierà.
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