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Il Parma di Chivu è una squadra vera: rimonta l’Atalanta e raggiunge una meritata salvezza

Atalanta-Parma ha regalato una girandola di emozioni. All’inizio sembrava tutto scritto: Daniel Maldini che si prende la scena con due gol in un minuto (32’ e 33’, il secondo bellissimo con un destro a giro), il Gewiss Stadium in festa per il saluto a Toloi, il terzo posto già blindato. Ma il Parma non aveva letto il copione.

La squadra emiliana, sospinta dal bisogno di fare punti per essere certa della salvezza, ribalta lo 0-2 nella ripresa con Hainaut al 49’ e lo svedese Ondrejka, che sigla una doppietta decisiva (71’ e 91’), conquistando una salvezza che solo un paio di mesi fa sembrava difficilissima.

L’Atalanta gioca con la mente serena, forte dei 74 punti già in cascina: è il secondo miglior bottino della storia nerazzurra, lo stesso del 2020. Per il Parma, invece, è un finale da brividi. Lo squalificato Chivu guarda la partita dalla tribuna, lasciando la panchina al vice Gagliardi. Il suo 3-5-2 ricalca quello visto contro il Napoli, con Valenti al posto dell’infortunato Leoni. Gasperini, invece, fa qualche rotazione: dentro Sulemana, Brescianini, Palestra e Bellanova. (continua dopo la foto)

Il primo tempo vive due fasi nette: Carnesecchi si traveste da supereroe nei primi 30 minuti, fermando tutto – da Bonny a Sohm, da Bernabé a Balogh. Poi, all’improvviso, sale in cattedra Maldini, che prima capitalizza un assist di Bellanova, poi s’inventa un destro a giro da applausi sotto lo sguardo fiero della madre Adriana e del fratello Christian. Il Parma accusa il colpo e chiude il tempo sotto 2-0.

Nel secondo tempo, tutto cambia. Gasperini inserisce Lookman e Posch, mentre il Parma si affida alla verve di Ondrejka e Hainaut. Proprio quest’ultimo, al 49’, approfitta di una difesa distratta e riapre i giochi. Il pari arriva al 71’: lancio di Bonny, controllo e sinistro dello svedese. L’Atalanta prova a reagire, ma Sulemana spreca e Suzuki è bravo su Lookman.

Il Parma continua a crederci, e nel primo dei cinque minuti di recupero trova la rete della sicurezza. È ancora Ondrejka, stavolta imbeccato dal nuovo entrato Cancellieri, a infilare il 2-3 (favorito da una deviazione beffarda) che fa esplodere la panchina gialloblù.

L’Atalanta festeggia lo stesso, il Parma si gode il Mister dei miracoli

La squadra di Chivu è salva, e celebra il miracolo di un finale di stagione che ha riportato freschezza e punti. L’Atalanta, dal canto suo, si consola con il suo percorso, e chiude in festa per la stagione conclusa in zona Champions e con il commovente addio a Toloi dopo 10 anni di onorato servizio.

Al minuto 75’ si consuma anche lo spettacolo della Curva Nord. Prima uno striscione: “Gasperini vattene”, subito dopo un altro: “…a rinnovare il contratto”. Segue una coreografia con il tecnico in versione cavaliere e una coppa dell’Europa League già esposta. Il mister applaude, sorride, salta.

A Bergamo, nonostante la sconfitta, c’è solo voglia di festeggiare. E anche questo, in fondo, è un segnale di forza. Mentre per Chivu c’è la soddisfazione di avere ribaltato, all’esordio su una panchina di serie A dopo l’esperienza con le giovanili dell’Inter, l’inerzia di un campionato che a un certo punto si era messo male.

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