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Il Napoli verso il Manchester City per riscrivere la storia europea

Dopo un anno di assenza dalle grandi notti europee, il Napoli torna in Champions League giovedì sera all’Etihad Stadium contro il Manchester City di Haaland. L’ultima apparizione degli azzurri nella competizione risale al 12 marzo 2024, quando il Barcellona eliminò i campioni d’Italia agli ottavi.

Da allora è cambiato tutto: in panchina oggi c’è Antonio Conte, gli interpreti sono diversi e l’unico elemento rimasto identico è il Tricolore cucito sul petto. Per il club partenopeo questa prima gara del girone rappresenta un banco di prova immediato. (continua dopo la foto)

Gli uomini di Conte si presentano al big match sull’onda di un ottimo inizio in campionato, una difesa di ferro (solo un gol subito contro la Fiorentina a risultato acquisito) e un attacco che ha già mandato segnali importanti con Rasmus Højlund, autore del momentaneo 0-2 al Franchi.

Il destino ha voluto che Kevin De Bruyne incrociasse subito il suo passato. Con i Citizens il belga ha giocato 422 partite segnando 108 reti, vincendo trofei nazionali e la Champions 2023. Pep Guardiola, salutandolo, disse: “Con lui se ne va una parte di noi: è uno dei più grandi giocatori di sempre ad aver militato non solo nel City, ma in tutta la Premier League“.

Oggi De Bruyne è il punto fermo del nuovo Napoli di Conte: due gol e 240 minuti nelle prime tre uscite stagionali. La sfida all’Etihad avrà un sapore speciale anche per Højlund, ex Manchester United, che in Premier non ha mai segnato contro il City e cercherà di cancellare questo tabù personale proprio nella notte europea più attesa. (continua dopo la foto)

Per Antonio Conte la Champions resta un terreno spinoso. In 42 panchine tra Juventus, Chelsea, Inter e Tottenham ha ottenuto 15 vittorie, 14 pareggi e 13 sconfitte, senza mai andare oltre i quarti (stagione 2012/13 con i bianconeri). Gli azzurri contano sul suo pragmatismo e sulla sua capacità di preparare le sfide ad alta tensione, ma sanno che il cammino europeo richiede qualcosa in più.

Partire bene contro il Manchester City significherebbe scacciare vecchie maledizioni e dare subito un segnale di forza. La League Phase presenta diverse insidie, soprattutto alla prima e all’ultima giornata contro City e Chelsea: per il Napoli il test inglese sarà già una cartina di tornasole per capire fino a dove può arrivare in Europa.

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