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Proposta di matrimonio sul campo: il primo giocatore professionista a fare coming out si sposa

Una lieta notizia nel mondo dello sport: un noto calciatore ha annunciato le nozze con il compagno pubblicando le foto del momento speciale della proposta.

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Josh Cavallo

Il calcio e il problema degli stereotipi

Il mondo del calcio è noto per essere un ambiente ancora poco disinvolto per quanto riguarda l’apertura alle tematiche LGBTQ. Si tratta di uno sport ancora molto legato agli stereotipi maschili e, purtroppo, all’omofobia. Basti pensare che negli anni sono stati pochissimi i calciatori che hanno fatto coming out dichiarandosi apertamente omosessuali. Un caso che aveva fatto ben sperare era quello del giocatore del Cagliari Jacub Jankto che dichiarandosi gay si è posto come apri-pista per tutti quei calciatori che, forse per paura di non essere accettati, tengono le proprie preferenze per sé. Si tratta di un tema sensibile su cui è importante porgere la propria attenzione sia per la sicurezza e benessere dei calciatori che per mantenere il calcio uno spettacolo godibile e non escludente.

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Josh Cavallo

Il primo calciatore professionista a fare coming out

Ora a sorpresa è uscita una nuova notizia su un altro calciatore gay che ha scelto di chiedere la mano al proprio compagno in maniera pubblica, sul campo da calcio dello stadio Coopers. Il calciatore ha deciso di programmare questo momento speciale sul campo «dove tutto è cominciato». Joshua Cavallo, calciatore 24enne australiano, aveva già fatto notizia per essersi apertamente dichiarato omosessuale. Nel 2021, Josh aveva fatto la storia diventando il primo giocatore professionista a fare pubblicamente coming out. Cavallo aveva voluto lanciare un messaggio importante «dimostrando che tutti sono ben accetti nel calcio». Da quel momento in poi, Cavallo è diventato un simbolo della lotta per i diritti LGBTQ+. Per sensibilizzare sul tema ha iniziato a giocare con il numero di maglia coi colori dell’arcobaleno e si è fatto incarico di diverse battaglie legate all’ambito calcistico come ad esempio il caso dei mondiali in Qatar. Per quell’evento, la FIFA aveva deciso di vietare ai giocatori di indossare fasce «OneLove» durante le partite e Cavallo si era schierato contro rimarcando ancora una volta la necessità di non alimentare i tabù sull’omosessualità. «Se fossi stato lì e fossi stato il capitano, sì, avrei indossato la fascia. Non ho vergogna di essere chi sono», disse alla CNN in merito alla faccenda.

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