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L’Italia di Gattuso può qualificarsi direttamente ai Mondiali? Ecco cosa deve succedere

L’avventura di Gennaro Gattuso sulla panchina azzurra comincia stasera contro l’Estonia, ma il nuovo ct sa bene di non avere tempo da perdere. L’Italia, già con l’acqua alla gola, si gioca un pezzo di futuro nei qualificazioni mondiali: la sconfitta di Oslo ha lasciato Donnarumma e compagni a rincorrere la Norvegia di Haaland, distante nove punti.

I conti sono impietosi: i norvegesi hanno giocato due partite in più, ma la vera zavorra per gli azzurri è la differenza reti, attualmente a -1 contro il +11 dei biancorossi. Un macigno, perché in caso di arrivo a pari punti sarà proprio questo il primo criterio a decidere chi starà davanti.

Solo il primo posto nel girone assicura il pass diretto per i Mondiali del 2026, evitando l’incubo playoff, in programma a marzo con semifinale e finale secca. Per questo l’Italia non ha alternative: deve vincere tutte le prossime sei partite e, soprattutto, segnare tanti gol. Non basta fare bottino pieno, bisogna ribaltare la differenza reti e superare la Norvegia anche sotto questo aspetto.

Gattuso dovrà dare immediatamente un’identità a una squadra fragile, capace finora di concedere troppo dietro e di concretizzare poco davanti. Una missione durissima, ma non impossibile se il gruppo riuscirà a ritrovare compattezza e fame.

Italia, la classifica del girone

Norvegia 12 punti (4 partite giocate, differenza reti +11)

Israele 6 (3 partite, differenza reti +1)

Italia 3 (2 partite, differenza reti -1)

Estonia 3 (4 partite, differenza reti -3)

Moldova 0 (4 partite, differenza reti -8)

I criteri in caso di pari punti

Differenza reti generale

Maggior numero di gol fatti nel gruppo

Punti ottenuti negli scontri diretti

Miglior differenza reti negli scontri diretti

Maggior numero di gol fatti negli scontri diretti

Maggior numero di gol fatti in trasferta negli scontri diretti

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