
Filippo Ganna non si ferma. Dopo l’ennesima battaglia alla Milano-Sanremo, chiusa con un secondo posto dopo una gara straordinaria, il gigante azzurro è già proiettato sulla campagna del Nord. Il vero obiettivo è il 13 aprile, giorno della Parigi-Roubaix, ma nel frattempo una nuova ipotesi si affaccia all’orizzonte: il Giro delle Fiandre.
E3 Saxo Classic 2025: tutti contro Mathieu van der Poel. Filippo Ganna ci prova – https://t.co/R1dzCadwCI
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Oggi Ganna sarà in gara alla E3 Harelbeke, il cosiddetto Piccolo Fiandre, primo vero test di primavera tra Muri e pavé. La sfida è di quelle toste: 17 strappi, Van der Poel e Van Aert come avversari e un terreno ideale per chi vuole affinare la gamba in vista delle grandi classiche.
Ma c’è di più: nelle ultime ore è nata l’idea di schierarlo anche al Giro delle Fiandre, il 6 aprile. Una scelta che avrebbe una logica ben precisa: prendere confidenza con il pavé in gara, in una corsa che tradizionalmente aiuta a preparare la Roubaix.
Un segnale? Ganna non è più tra gli iscritti della Gand-Wevelgem di domenica. Che sia un cambio di programma in vista della Ronde?
Che il piemontese non sia un puro specialista del Nord è un dato di fatto, ma gli ultimi risultati raccontano un Ganna in costante evoluzione. Alla Milano-Sanremo ha tenuto il passo di Pogacar e Van der Poel già sulla Cipressa, mentre alla Tirreno-Adriatico ha chiuso secondo in classifica generale. Segnali di una crescita che potrebbe portarlo a giocarsi il tutto per tutto in Francia.
Un’ulteriore curiosità: tutti gli ultimi vincitori italiani della Roubaix in primavera (Moser, Ballerini e Tafi) avevano corso anche il Fiandre. Un caso? Forse no.
Se Ganna guarda avanti, gli altri campioni non stanno a guardare. Van der Poel è già in modalità rullo compressore e vuole confermare il titolo a Harelbeke. Van Aert, assente da un mese, punta tutto su Fiandre e Roubaix, ma ha ammesso di non essere ancora al top. E poi c’è Pogacar, che ha scioccato tutti con l’annuncio della sua partecipazione alla Roubaix.
Ma il focus, questa volta, è su Filippo Ganna. Il Nord lo aspetta.
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