
Ferrari, il GP di Gran Bretagna ha confermato ciò che ormai è chiaro a tutti: la lotta per il titolo riguarda solo le due McLaren, con Verstappen e la Red Bull sempre più ai margini, e la Rossa che deve seriamente a riordinare le idee. Gianluca Gasparini, sulla Gazzetta dello sport, prova a offrire qualche suggerimento per non sprecare del tutto la stagione in corso.
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— Paddock News 24 (@PaddockNews24) July 7, 2025
Il Cavallino è chiamato a una scelta di campo: pensare con coraggio al 2026, costruendo una squadra che abbia in Lewis Hamilton non solo un campione al volante, ma anche una guida tecnica e filosofica. Il risultato di Silverstone, una delusione nemmeno mitigata dal +12 sulla Mercedes nella classifica costruttori, racconta di una SF-25 ancora fragile, incapace di garantire costanza in gara. (continua dopo la foto)

I test, le modifiche e i nuovi assetti non hanno risolto il problema: la coperta è corta, e nessuna soluzione miracolosa è in vista. Neanche la nuova sospensione posteriore, attesa a Spa, potrà cambiare da sola le sorti di una vettura che non ha mai trovato la quadra.
Anche per questo, va tenuto conto di una cosa: ingaggiare Lewis Hamilton vuol dire accettarne l’approccio. Significa abbracciare un’idea di macchina più equilibrata, meno esasperata nei concetti, che favorisca l’adattabilità dei piloti.
E questa filosofia è fondamentale anche per Charles Leclerc, reduce da due giorni difficili e da un GP in cui ha provato una mossa al limite della disperazione con il cambio gomme al termine del giro di ricognizione. Un campione come lui non può essere lasciato a vagare tra frustrazioni e insicurezze: ha bisogno di stabilità tecnica e sostegno emotivo.
Hamilton non è in declino, come qualcuno superficialmente insinua. Sta semplicemente cercando di dare un senso a una sfida che, per essere vinta, ha bisogno di tempo, visione e pazienza. E la Ferrari deve decidere se seguirlo o meno. Altrimenti, sarà l’ennesima occasione persa. (continua dopo la foto)

In tutto questo, la stagione 2025 ha trovato la sua storyline: un duello interno in McLaren tra Norris e Piastri, separati da soli 8 punti e già ai ferri corti in Canada e in Austria. A Silverstone, le monoposto di Woking sono parse irraggiungibili per tutti, Verstappen compreso, che pur partito in pole ha poi sofferto sul passo gara, anche a causa della pioggia e dell’assetto esasperato. L’olandese resta un fenomeno, ma nemmeno lui può più mascherare i limiti della Red Bull 2025.
La vera sfida ora tocca al team principal Andrea Stella, chiamato a gestire una coppia di talenti forti e competitivi, pronti a tutto per la gloria. E intanto il paddock guarda anche al mercato: i contatti tra Mercedes e Verstappen, mai smentiti con decisione, alimentano il sospetto di una rivoluzione all’orizzonte. Ma per la Ferrari, il presente è chiaro: serve pazienza, serve metodo. E soprattutto, serve ascoltare Lewis Hamilton.
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