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Federico Cinà, quando una sconfitta fa sorridere: si arrende a Korda ma ha il futuro davanti a sé

Federico Cinà si arrende a Sebastian Korda, un risultato atteso vito che la partita metteva di fronte un ragazzino di 18 anni, numero 373 del mondo, e un tennista esperto che bazzica intorno alle prime 20 posizioni (attualmente al n. 23). Il tennista siciliano era alla seconda esperienza dopo il Master 1000 di Miami, sempre grazie a una wild card, e in entrambi i tornei è stato capace di superare il primo turno.

Ma chi pensava a una facile passeggiata per il figlio d’arte americano si è sbagliato: perché Federico, prima di calare inevitabilmente nel finale, ha dato battaglia al ben più quotato avversario, strappandogli anche un set. E l’impressione è che questa sconfitta sia in realtà l’inizio di qualcosa di importante.

Il palermitano, classe 2007, ha lottato con grande coraggio contro Sebastian Korda, numero 23 del mondo, cedendo alla fine per 6-3, 3-6, 6-1, ma dopo aver combattuto alla pari per due set e dopo un’ora e quarantadue minuti di gioco. Cinà ha dimostrato in questo match di possedere qualità che fanno ben sperare tutto il movimento azzurro, che sta vivendo davvero un periodo d’oro.

Korda è un giocatore dotato di classe e ottimi colpi, e ha vinto grazie alla sua maggiore esperienza, ma nel primo e nel secondo set Cinà ci ha mostrato il suo potenziale, e ha messo in difficoltà un avversario di altissimo livello. Il talento del giovane siciliano, se coltivato con pazienza e senza mettergli fretta, ha tutte le carte in regola per sbocciare ai piani alti del circuito.

Nel primo set, Cinà ha concesso un solo break, e ha anche avuto l’opportunità di rimettere la partita in pari con una palla break sfumata per una risposta di rovescio che non è andata a segno. Il nostro atleta ha saputo reggere l’urto del servizio potente e preciso del suo avversario, e ha mostrato sprazzi di grande tecnica. Korda ha chiuso il primo parziale 6-3, ma Cinà non si è arreso.

Nel secondo set, il suo atteggiamento è cambiato: più deciso, più intraprendente, con un livello di gioco che ha sorpreso persino gli osservatori più attenti. Cinà ha trovato il break con un rovescio lungolinea perfetto, un colpo che lo caratterizza. Poi ha continuato a giocare con freddezza, non ha tremato sul tentativo di rimonta dell’avversario e ha chiuso il set 6-3.

Federico Cinà, il futuro sulle corde

Nel terzo set è emersa la differente esperienza e anche la diversa struttura. Cinà ha lottato, ma ha perso progressivamente terreno. La differenza fisica, che in questi match si sente eccome, ha pesato. Korda ha preso il comando, anche se il 6-1 finale è forse un po’ severo, visto che l’italiano nei primi game ha lottato strenuamente, sino a che le sue energie si sono esaurite.

Cinà ha dato prova di grande carattere e di un talento che va al di là della semplice performance di questo match. È un ragazzo di 18 anni che ha giocato da pari a pari contro uno degli atleti più solidi del circuito. E queste partite per Federico rappresentano un fondamentale bagaglio di esperienza.

A Roma avrà un’altra wild card, e un’altra occasione per fare esperienza, per perfezionarsi, per migliorare la sua tenuta fisica e mentale in match di alto livello. La strada è ancora lunga, ma Cinà ha tutte le carte in regola per essere uno dei protagonisti del tennis italiano nei prossimi anni.

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