L’ultima chiamata: un elemento chiave
Il punto di partenza per la ricostruzione dei fatti è rappresentato dall’ultima telefonata effettuata dalla vittima: “Ho fatto un incidente… non so dove sono… vedo del verde”. La voce di Erika appare agitata e colma di timore. Questo messaggio, caratterizzato da incertezza e disorientamento, costituisce un elemento fondamentale per gli investigatori.
Ipotesi investigative e riscontri medici
Le indagini condotte dagli inquirenti, coordinate dal pm Francesco De Tommasi, prendono in esame diverse piste. Da una parte si ipotizza una tragica fatalità: Erika Ferini Strambi potrebbe essersi smarrita e non essere riuscita a tornare sulla strada principale. Dall’altra, alcuni dettagli non chiariti alimentano ulteriori accertamenti. L’autopsia eseguita sul corpo non fornisce risposte definitive; le lesioni riscontrate non spiegano completamente le circostanze della morte.
Attualmente, l’attenzione degli inquirenti si concentra sul telefono cellulare di Erika Ferini Strambi, recuperato insieme alla borsa. Le analisi sui messaggi, sulle chiamate e sulle tracce digitali potrebbero offrire nuovi elementi utili a chiarire quanto accaduto nella notte della scomparsa. Gli sviluppi delle indagini saranno determinanti per ricostruire l’intera dinamica dei fatti.
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