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“Epidemia colposa”. Focolaio in Italia, scatta l’allarme: “Situazione che spaventa”

Indagini per epidemia colposa: aperto un fascicolo dalla Procura

Secondo fonti ufficiali, l’ASL ha trasmesso una relazione alla Procura ipotizzando il reato di epidemia colposa. Sono in corso indagini per chiarire l’origine del focolaio e valutare possibili responsabilità istituzionali. L’inchiesta potrebbe coinvolgere sia gli occupanti sia le amministrazioni preposte al controllo dell’immobile. Il Comune di Torino ha dichiarato di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’ASL. Questa affermazione ha alimentato il dibattito su presunte carenze nella vigilanza sulla salute pubblica.

Polemica politica: critiche alla gestione dell’emergenza

L’emergere del focolaio ha generato una forte reazione politica, in particolare dal centrodestra. Maurizio Marrone, assessore regionale alle Politiche sociali, ha sottolineato come la situazione evidenzi una crisi di salute pubblica legata alla gestione delle occupazioni abusive. “Se all’interno dello Spazio Neruda si è sviluppato un focolaio di tubercolosi, questo dimostra che la copertura politica alle occupazioni abusive rappresenta un pericolo per la collettività”, ha dichiarato Marrone, accusando l’amministrazione comunale di responsabilità diretta in quanto proprietaria dell’immobile. La questione rischia di alimentare uno scontro istituzionale in vista delle prossime consultazioni amministrative, con la sicurezza, la gestione dell’immigrazione e il degrado urbano al centro del dibattito cittadino. Il focolaio registrato a Torino porta nuovamente all’attenzione il tema delle occupazioni abusive e delle condizioni sanitarie nei grandi centri urbani. La domanda che emerge è se sia ancora sostenibile tollerare l’assenza di controlli e assistenza sanitaria in tali contesti, a fronte del rischio per la salute pubblica. L’esigenza di accoglienza per le persone in difficoltà si scontra con la necessità di regole, censimenti e controlli sanitari regolari. Senza tali strumenti, il pericolo di focolai di malattie infettive resta elevato. La città di Torino segue con apprensione lo sviluppo della vicenda e resta in attesa delle decisioni delle autorità, consapevole che la gestione di queste emergenze avrà ripercussioni durature sulla collettività.

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