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Edon Zhegrova, fantasia sugli esterni per la Juventus

Zhegrova con la Juventus

A 26 anni, il viaggio di Edon Zhegrova, lo ha portato dai campi del Kosovo fino a Torino, passando per il Belgio, la Svizzera e la Francia. Un percorso ricco di ostacoli, ma anche di crescita e maturazione, che lo ha reso oggi uno dei profili offensivi più interessanti della nuova Serie A.

Inizi di carriera

Edon Zhegrova è nato a Herford, in Germania, il 31 marzo 1999, da genitori kosovari di etnia albanese. La sua infanzia è stata segnata da continui spostamenti, tra Germania, Kosovo e Belgio, un percorso comune a molte famiglie emigrate dalla ex Jugoslavia in cerca di un futuro migliore.

È proprio in Belgio, tra i settori giovanili dello Standard Liegi e del Sint-Truiden, che il giovane Edon inizia a farsi notare. Nel 2019 arriva la svolta. Zhegrova si trasferisce in prestito al Basilea, una delle squadre più importanti della Super League svizzera. Qui trova la continuità che gli era mancata in Belgio. Il Basilea crede in lui, lo riscatta e lo mette al centro del progetto offensivo. In Svizzera cresce molto, soprattutto dal punto di vista tattico in fase difensiva: come noto, il campionato svizzero ha molti punti in comune con la nostra Serie A sotto il profilo della preparazione della fase difensiva.

Dopo quasi tre anni positivi in Svizzera, nel gennaio 2022 arriva il trasferimento in Ligue 1, al Lille. È il salto in un campionato di livello superiore, dove la pressione è diversa e il tifo più caloroso. All’inizio fatica un po’ ad ambientarsi, ma con il passare dei mesi diventa uno degli elementi più imprevedibili della squadra francese. Sulla fascia destra trova il suo habitat naturale: parte largo, rientra sul sinistro e inventa. A Lille segna gol pesanti e serve assist decisivi, e si impone come uno degli esterni offensivi più efficaci del campionato.

In tre anni in Ligue 1, Zhegrova mette insieme numeri interessanti, 80 presenze, una quindicina di gol e altrettanti assist. Ma il dato che più colpisce è un altro: è uno dei giocatori con il più alto numero di dribbling riusciti in Europa. È un’ala alla vecchia maniera, che punta l’uomo, lo salta, e poi cerca la porta o il compagno meglio posizionato. La sua capacità di creare superiorità numerica è una risorsa preziosa soprattutto in termini di assist ai compagni.

Parallelamente, diventa un punto fermo della Nazionale del Kosovo, con cui gioca oltre 40 partite e segna gol importanti nelle qualificazioni europee e in Nations League. Indossa la maglia della sua terra con orgoglio, rappresentando un simbolo per le nuove generazioni kosovare. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Il passaggio alla Juventus

Il 1° settembre 2025 Edon Zhegrova diventa ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. Il club bianconero decide di investire su di lui nonostante il lungo infortunio, pagando circa 14 milioni di euro al Lille, con bonus che possono far salire la cifra a 17 milioni. È un’operazione voluta fortemente dai bianconeri e trova l’approvazione di Igor Tudor, allenatore bianconero chiamato a rifondare la squadra dopo una stagione complicata.

Zhegrova firma un contratto quinquennale, fino al 2030, con uno stipendio da circa 2,5 milioni netti a stagione. Indossa la maglia numero 11, ereditata da Nico Gonzalez, e viene presentato come un nuovo elemento di fantasia, pronto a riportare un po’ di estro in un reparto offensivo che troppo spesso ha faticato a creare occasioni.

Il suo arrivo è accolto con curiosità e un pizzico di scetticismo, soprattutto per via delle sue condizioni fisiche. Zhegrova si è messo subito a disposizione dello staff medico e tecnico, seguendo un programma personalizzato per il reintegro graduale in squadra. Tudor, consapevole del valore del giocatore, lo inserisce con cautela, preferendo utilizzarlo inizialmente a partita in corso. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Collocazione tattica

Nella Juventus di Igor Tudor, Zhegrova viene inserito come un’ala pura, preferibilmente nel 3-4-2-1 o nel 3-4-3, due sistemi molto utilizzati dal tecnico croato. Il suo ruolo ideale è sulla fascia destra del tridente offensivo, dove può partire largo, accentrarsi sul sinistro e cercare la conclusione o l’assist per la punta centrale. La sua imprevedibilità lo rende prezioso contro difese chiuse, dove serve inventiva più che forza fisica.

Tudor apprezza il suo coraggio nel cercare sempre la giocata, ma lavora anche per migliorare la sua fase difensiva e la partecipazione collettiva. Zhegrova non è un giocatore abituato a rincorrere gli avversari, ma il tecnico croato gli chiede sacrificio. Il kosovaro avrà bisogno di tempo per adattarsi ai nuovi meccanismi e al tatticismo italiano.

La sua versatilità consente a Tudor di utilizzarlo anche in posizione di trequartista di destra o, in caso di necessità, da esterno a tutta fascia in un 3-5-2 più coperto, anche se in quel ruolo paga qualcosa in termini di copertura difensiva. Ma se è libero di esprimersi negli ultimi trenta metri, può essere devastante. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Zhegrova contro l'Atalanta
Turin, Italy – September 27: Edon Zhegrova of Juventus Fc looks dejected during the Serie A match between Juventus FC and Atalanta BC at Allianz Stadium on September 27, 2025 in Turin, Italy. (Photo by sportinfoto/DeFodi Images/DeFodi via Getty Images)

Curiosità e vita privata

Cresciuto in un contesto cosmopolita, parla più lingue ed è particolarmente legato alla sua identità kosovara e albanese. È uno dei volti simbolo della nuova generazione di calciatori balcanici, cresciuti all’estero ma con radici ben salde nella propria cultura.

Nonostante la crescente notorietà, Zhegrova ha mantenuto una vita privata piuttosto discreta. Non ci sono molte informazioni ufficiali sulla sua situazione sentimentale: si vocifera di una relazione stabile, ma nulla è mai stato confermato pubblicamente. Edon Zhegrova sarebbe sentimentalmente legato a una donna di nome Elsa, con cui avrebbe una relazione da oltre sei anni. Nonostante la coppia non abbia mai parlato apertamente della loro storia, la loro relazione sembra essere confermata da alcuni post sui social.

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