A Bologna, davanti a un pubblico caldo ed entusiasta, l’Italia si prende la terza finale consecutiva di Coppa Davis chiudendo il discorso già nei due singolari. Prima un solido Matteo Berrettini, capace di imporsi 6-3 6-4 su Collignon con un tennis ordinato e concreto. Poi la maratona di Flavio Cobolli, che porta a casa una partita folle contro Bergs, decisa da un tie-break chiuso addirittura 17-15 dopo aver annullato sette match point.
Abbiamo portato l’Italia in finale di Coppa Davis 💙
— Flavio Cobolli (@cobollifla) November 21, 2025
Avanti così ragazzi… questa Italia ha un cuore enorme. 🔥🎾🇮🇹 pic.twitter.com/0O5lFtI5UJ
La sfida con il Belgio, molto più equilibrata di quanto dica il punteggio, si accende proprio nel terzo set del secondo singolare: Bergs martella col servizio, Cobolli risponde col carattere, e il centrale si trasforma in un’arena da brividi. (continua dopo la foto)

Cobolli vince il primo set, Bergs si impone nel secondo. E allora il terzo set è una scalata emotiva. Cobolli resta aggrappato alla partita grazie al servizio, mentre il belga tenta la fuga quando può. Nel tie-break decisivo succede di tutto: Bergs sale a 6-4, poi commette due errori di dritto che rimettono Flavio in carreggiata. Da lì si procede punto a punto, tra vincenti, accelerazioni disperate e volée in tuffo.
Cobolli salva match point con ace, prime profonde e scambi mano a mano più coraggiosi. Bergs risponde con colpi di livello altissimo, ma quando sul 16-15 l’azzurro piazza un’ultima prima vincente, il palazzetto esplode. Cobolli si strappa la maglia, Bergs crolla in lacrime: fotografia perfetta della battaglia.
Poco dopo il match, Cobolli si presenta davanti ai microfoni con la voce incrinata dall’emozione: “Non so che dire. Siamo un gruppo di cinque ragazzi che ogni volta danno tutto. Sto vivendo il mio più grande sogno, e oggi mi avete aiutato tantissimo”. Poi le dediche: “Voglio dedicare la vittoria a mia mamma, che non viene spesso, a mio fratello che continua a piangere… e a un mio grande amico, Bove, che spero torni presto a giocare”. (continua dopo la foto)

Un finale umano e spontaneo, che restituisce il peso emotivo di una sfida vissuta col cuore in gola da entrambe le squadre.
Con questo successo, l’Italia centra una nuova finale della competizione a squadre più prestigiosa. Una qualificazione costruita con un gruppo affiatato, capace di soffrire e reagire anche nei momenti più complessi. E soprattutto con un Cobolli che oggi ha regalato una delle pagine più entusiasmanti della recente storia azzurra in Davis.
Ora resta da capire chi sarà l’avversaria nella sfida per il titolo. Ma dopo una vittoria così, è lecito pensare che gli azzurri venderanno cara la pelle.
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