Il venditore scomparso e la ricompensa prevista dalla legge
Benzoni ha dichiarato di non essere riuscito a rintracciare il venditore del mobile, contattato inizialmente tramite un annuncio online pubblicato da un privato in provincia di Pavia. Il profilo è sparito, rendendo impossibile ricostruire la provenienza originaria dell’arredo.
In base alla normativa vigente, chi trova un bene smarrito e lo consegna alle autorità ha diritto a una ricompensa pari al 10% del valore. Se gli eredi dovessero farsi vivi, Mauro Benzoni potrebbe ottenere un premio di circa 19mila euro. Ma, come ha più volte sottolineato, “Non lo faccio per soldi. Voglio solo che quei soldi vadano a chi spettano davvero”.

Un piccolo caso da romanzo, tra memoria e giustizia
Mauro Benzoni ha trovato nel mobile 18 buoni postali fruttiferi emessi tra il 1992 e il 1994, per un valore nominale di 18 milioni di lire, che oggi corrisponderebbero a circa 190mila euro. La speranza è che la storia trovi il suo epilogo: che un erede legittimo si faccia avanti e che questo piccolo “tesoro dimenticato” possa tornare nelle mani giuste, chiudendo il cerchio di una vicenda che unisce onestà, destino e memoria.
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