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Cinque epiche corse che abbiamo visto al cinema

Corse

Le corse al cinema, da Stallone a Tom Cruise

Celebriamo il mito della corsa con cinque grandi sequenze cinematografiche. Scene in grado di provocare la pelle d’oca tutte le volte. Ve le presentiamo in ordine cronologico.

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Sylvester Stallone in cima alla scalinata in Rocky

Rocky (1976)

Sveglia alle quattro del mattino. Uova crude come colazione. E via lungo le strade della periferia di Philadelphia. Si prova sempre un brivido quando vediamo Sylvester Stallone correre nel primo Rocky. Una corsetta lunga diversi chilometri per prepararsi all’incontro della sua vita. Quello con Apollo Creed.

Guardiamo Stallone incarnare il pugile più amato del cinema, lo seguiamo fino all’alba fin sopra la scalinata del Benjamin Franklin Parkway, ribattezzata proprio “the Rocky Steps”. E tutte le volte assistiamo a due minuti di grande cinema.

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Tom Hanks in Forrest Gump

Forrest Gump (1994)

“Lo so che non mi crede se glielo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo!”. Ecco alcune delle parole più celebri pronunciate al cinema. La sequenza in cui il Forrest Gump di Tom Hanks ci svela uno dei suoi talenti più grandi: la corsa. Tre parole: cinema da Oscar.

Ewan McGregor in fuga a Edimburgo

Trainspotting (1996)

Dire che la corsa di Mark Renton, Sick Boy e Spud lungo le strade di Edimburgo è una “corsa salutare” è quasi un eufemismo. I tre ladruncoli tossici di Trainspotting corrono per sfuggire alla polizia. Ewan McGregor aveva 25 anni all’epoca e diventava all’instante una stella del cinema. La sua corsa sulle note di Lust For Life di Iggy Pop si imponeva tra le scene cult di tutti i tempi.

Keanu Reeves inseguito in Matrix

Matrix (1999)

Con Matrix entriamo per direttissima nel cinema action. Keanu Reeves deve seminare i super-agenti del mondo delle macchine. Personaggi che possono sbucare da ogni angolo. L’unica speranza è correre. Per la sopravvivenza. Una scena che ci inchioda alla poltrona tutte le volte.

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Tom Cruise corre sui tetti di Londra

Mission: Impossible – Fallout (2018)

Tom Cruise vola come un angelo sui tetti di Londra. Uno stile atletico che evita il parkour. Tutti i capitoli di Mission: Impossible includono corse in cui Cruise insegue o scappa, quella del sesto capitolo però è entrata nella storia. Anche perché lo stesso attore, tra un salto e l’altro si è fratturato una caviglia, schiantandosi contro un cornicione nella sua perseveranza (o follia) di voler lavorare senza l’uso di una controfigura. Le corse di Tom Cruise garantiscono sempre adrenalina.

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