
Due settimane, quattro partite e tanta voglia di ritrovare la vetta. L’Inter di Cristian Chivu punta alla continuità per sistemare la classifica in Serie A e consolidare il percorso in Champions League. Dopo il successo convincente ad Amsterdam e la ritrovata serenità di Thuram, i nerazzurri si preparano a sfruttare al massimo le prossime gare per rimettersi in carreggiata.
#Chivu #Inter, si punta ancora sui senatori: la decisione https://t.co/8trP7X2J2m
— InterNews24 (@news24_inter) September 19, 2025
Il calendario sorride: Sassuolo, Cagliari, Slavia Praga e Cremonese sono i prossimi ostacoli, con la trasferta in Sardegna unica tappa lontana da San Siro. Il morale alto e la condizione atletica in crescita danno a Chivu tre motivi per credere nel salto di qualità immediato.
Già contro il Torino, il tecnico aveva mostrato la sua idea di squadra, lanciando Sucic e puntando per il resto sulla vecchia guardia, per poi offrire a Luis Henrique e Diouf una piccola passerella sul 5-0. Minuti che sono rimasti gli unici disputati dai due nuovi acquisti, costati 50 milioni ma per ora ai margini del progetto nerazzurro. (continua dopo la foto)

Il motivo c’è. Come ha detto Adani, 3 dei 4 acquisti effettuati dall’Inter in estate sono stati scelti prima dell’arrivo dell’attuale allenatore, e anche Diouf non sembra avere le caratteristiche tecniche e tattiche che il Mister aveva chiesto alla società. In pratica, il solo Akanji (giunto però a sostituire Pavard), risulta immediatamente utile.
Chivu, dopo i proclami dei primi giorni, ha dovuto un po’ per forza, un po’ per scelta puntare sul blocco dei senatori e sul collaudato 3-5-2 per trovare equilibrio. Cosa che non è ancora riuscito a fare in campionato, con 6 gol presi in 2 partite, mentre da Amsterdam è arrivato un segnale incoraggiante di ripartenza.
Per chi conosce i meccanismi del calcio e dello spogliatoio, la decisione di non concedere nemmeno un minuto nelle ultime tre partite ai due nuovi arrivati sembra – oltre che una scelta tecnica – anche un segnale alla società. Non erano questi i giocatori che Chivu si aspettava e di cui aveva bisogno. E anche la questione Frattesi merita un’ulteriore riflessione.
Al momento di insediarsi sulla panchina nerazzurra, Chivu aveva indicato l’ex centrocampista del Sassuolo come un cardine delle sue idee tattiche. Ma con i mancati arrivi (Konè, Lookman, un centrale difensivo veloce) il tecnico ha dovuto cambiare i piani. Risultato: Frattesi ha disputato 20 minuti in 4 partite, e rischia di riaprirsi un caso sul suo impiego come quello dell’anno scorso, con tanti mal di pancia da parte del giocatore.
Ora, comunque, sta arrivando il momento di sfruttare maggiormente le risorse della rosa. Domenica contro il Sassuolo potrebbe scoccare l’ora di Josep Martinez tra i pali, mentre si potrebbe rivedere Sucic (il più apprezzato dei nuovi arrivati) in mediana. (continua dopo la foto)

Ci si chiede se ci sarà più spazio anche per Diouf, Luis Henrique e per i giovani Bonny e Pio Esposito – quest’ultimo autore di una prova maiuscola in Champions da titolare -, ancora utilizzati con parsimonia in campionato. Chivu deve necessariamente sfruttare la profondità della rosa, distribuire i carichi e trovare il ritmo che può riportare l’Inter in alto in classifica e mantenere una buona condizione fisica generale.
Per i nuovi arrivati sarà una specie di prova del nove. Se il Mister li considera all’altezza, allora li vedremo in campo. Altrimenti si potrà trarre qualche conclusione, soprattutto su Luis Henrique, che si è aggregato a gruppo già al Mondiale per Club: il fatto che contro la Juventus a fine partita sia entrato Darmian, 36enne con qualche problemino fisico, e non lui fa pensare.
Inter, i dilemmi di Chivu: 2 settimane per risalire
A parte i nuovi, Chivu cercherà di rilanciare l’Inter chiedendo ai suoi impegno e compattezza. Bisogna evitare di subire così tanti gol e occupare il campo con più equilibrio. Il tecnico ha in mente un mix fra un modo di giocare consolidato che i suoi calciatori conoscono a memoria e alcune varianti da introdurre un po’ alla volta per essere più imprevedibili e adattarsi alle diverse condizioni delle singole partite.
In tutto questo, la condizione atletica sarà un fattore decisivo. La preparazione estiva, studiata su orizzonti di medio-lungo termine, punta a mantenere la squadra brillante nei momenti clou, evitando cali di rendimento come quelli avvenuti nella passata stagione. In queste due settimane, se riuscirà a trovare il giusto equilibrio, l’Inter avrà l’occasione di dimostrare che il momento della svolta è arrivato.
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