x

x

Vai al contenuto

Che Wimbledon è stato, e cosa ci aspetta

È stata la finale più lunga nella storia del torneo di Wimbledon, e in molti l’hanno già definita la partita del secolo. Difficilmente chi l’ha seguità dimenticherà le 4 ore e 55′ impiegate da Novak Djokovic per superare Roger Federer per 7-6, 1-6, 7-6, 4-6, 13-12! 421 punti che hanno entusiasmato tutti, non solo gli appassionati di tennis o i tifosi dell’uno o l’altro campione. Una vittoria emozionante, arrivata dopo due match point annullati all’avversario (non accadeva dal 19t71!) e un lunghissimo tie-break. Un vero e proprio evento al quale l’opinione pubblica ha reagito con partecipazione.

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

Berrettini, i giovani e il futuro

E dire che per un attimo avevamo sperato che il nostro Matteo Berrettini riuscisse nell’impresa di battere l’immortale svizzero… Avremmo voluto sognare i quarti di finale, ma anche così il ventitreenne ‘predestinato‘ ci ha regalato un record: quello del più giovane italiano a giocarsi il passaggio a un turno poche volte raggiunto dai nostri tennisti. In fondo, non tutti possono vantare i complimenti di una tale superstar, che il romano ha sportivamente ringraziato “per la lezione” ricevuta

Leggi anche: È il momento di Wimbledon, gli italiani e gli altri

L’italiano, per altro, è stato l’unico altro Under 25 – insieme al francese Humbert – a qualificarsi per i quarti. Esempio perfetto di quanto sostenuto da Toni Nadal dopo l’eliminazione del fratello, proprio a opera di Federer. “Borg, McEnroe e Connors, che furono grandi campioni, sommando i loro trionfi Slam, arrivano a 26 Major. Roger, Rafa e Novak invece arrivano a 54 Slam, più del doppio – ha puntualizzato. – Sono stati fortunati che la NextGen è incapace di succedergli e spodestarli dal trono”.

Leggi anche: Vacanze sportive nei migliori Tennis Holiday Resort

Un (mezzo?) fallimento quello dei talenti emergenti raccolti nella categoria istituita dall’Atp circa due anni e mezzo fa… Come dimostrano gli exploit dei soliti ‘grandi vecchi’. E come sottolineano le lacrime di Tsitsipas (abbattuto da problemi personali), Zverev (fortemente autocritico) e Osaka (sull’orlo della crisi di nervi dopo la sconfitta con la Putintseva).

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

Le reazioni a caldo, e non

La definizione di “Epic” data al match tanto da Hugh Jackman quanto da Billie Jean King sui loro account twitter, è stata forse la più lapidaria reazione allo show ammirato. In molti si sono scatenati sui social manifestando il proprio entusiasmo o congratulandosi con i due sportivi… Da Pau Gasol a Pat Cash, da un ammirato Manu Ginobili a Pat McAfee (“That tennis match was insane”), fino a Toni Kroos, Martina Hingis, Rod Laver e la stessa famiglia reale!

Leggi anche: L’altro Championship, I British Open del Tennis in carrozzina

A tutt’oggi, relativamente alle reazioni dei diretti interessati, si registrano solo le dichiarazioni dello sconfitto. Che nella conferenza stampa successiva alla finale ha dichiarato di volersi prendere del tempo per sé, e per preparare adeguatamente il prossimo torneo di Cincinnati. Con buona pace della prevista partecipazione alla Rogers Cup di Montreal

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

[content-egg module=Amazon template=list next=1]

[content-egg module=Amazon template=list next=1]