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L’altro Championship, i British Open del Tennis in carrozzina

Il 14 luglio Wimbledon sarà ormai terminato, con la vittoria di questo o quel campione. Ma gli appassionati di tennis e gli sportivi più veri avranno una ragione di più per rimanere in Gran Bretagna. Dal 23 al 28 luglio, infatti, al Tennis Centre di Nottingham si svolgeranno i British Open Wheelchair Tennis Championships 2019. Un appuntamento unico nel suo genere, che permetterà di scoprire un altro volto di questo splendido sport. E degli atleti incredibili, pronti a regalarci battute, volee e colpi da circoletto rosso pur stando in carrozzina.

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Il British Open Wheelchair Tennis Championships

Organizzati dalla Tennis Foundation, il British Open è uno dei sei eventi delle Super Series del UNIQLO Wheelchair Tennis Tour. E uno dei tornei più importanti del mondo, Grande Slam a parte. Nel 2018 si sono svolti anche eventi paralleli come l’ITF Futures (per giovani ambiziosi in cerca di un passaporto per il ranking principale) e un torneo juniores (per gli Under 18). Ma sono in programma anche momenti dedicati ai principianti, volti a incentivare divertimento e condivisione. O altri più competitivi, con i rappresentati delle diverse nazioni partecipanti alle School Games National Finals o la Gran Bretagna stessa alla World Team Cup.

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Per partecipare

Coerentemente con lo spirito ‘inspirational’ generale, i biglietti per l’altro Championship sono gratuiti (salvo riuscire a prenotarli online). Un motivo in più per vedere questi agguerriti tennisti in carrozzina in azione! Magari al fianco di alcuni dei principali candidati a rappresentare l’Inghilterra alle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020.

Per i ritardatari

Un Open molto particolare, e insieme molto ricco. Che oltre alle opzioni suddette offrirà agli interessati il – ancora una volta – gratuito ‘Come & Try Tennis’. Sabato 21 luglio, dalle 10 del mattino alle 2 del pomeriggio, si terrà infatti una sessione di prova dedicata ai tennisti in carrozzina più esperti… ma anche a tutti quanti vogliano divertirsi con una racchetta in mano a senza farsi condizionare dalla propria disabilità.

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Katia e Giulia, orgoglio azzurro

Sono molti i nomi italiani, che han dato lustro alla categoria. Sin dalle sue prime apparizioni nella penisola, nel 1987. Nel 2006 l’Italia di Giuseppe Polidori (terzo nei Quad ai Masters di Amsterdam), Antonio Raffaele e Gianluca Giovagnoli si è fatta valere, arrivando al secondo posto nel Campionato del Mondo di Brasilia. E nella World Team Cup Categoria Open – equivalente della Coppa Davis e della Fed Cup – le nostre nazionali si son classificate ottave (la femminile) e dodicesima (la maschile).

Negli ultimi tempi, le cronache ci han fatto conoscere meglio l’umbra Katia Scherillo la toscana Giulia Capocci: due esempi. La prima per aver dimostrato di esser più forte della sclerosi multipla diagnosticatale all’età di 29 anni, riuscendo ad arrivare fino agli Open di tennis di Civitavecchia. La seconda per una scalata che l’ha portata fino al numero quattro del mondo delle classifiche internazionali di tennis in carrozzina, e al numero uno (in singolo e in doppia) di quelle italiane. Oggi, a 24 anni, sogna Tokyo 2020, ma anche che in molti possano trovare nello sport la forza di esser considerati molto più di “sportivi in carrozzina”.

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