
La Champions League potrebbe cambiare ancora, nonostante il nuovo format sia appena stato testato in questa stagione. Secondo quanto anticipato da SportBild, l’Uefa è pronta a proporre tre novità decisive che saranno discusse il 30 maggio, alla vigilia della finale di Monaco di Baviera, dalla Commissione competizioni per club. In caso di approvazione, le proposte finiranno sul tavolo del Comitato Esecutivo.
Addio ai supplementari nella fase a eliminazione diretta e meno derby a livello europeo: la #UEFA studia le novità per il futuro della #Champions League https://t.co/NdUnnVnLHR
— Calcio e Finanza (@CalcioFinanza) April 23, 2025
La novità più clamorosa riguarda l’abolizione dei tempi supplementari nella fase a eliminazione diretta. L’idea, stando a quanto trapela da fonti tedesche, è quella di passare subito ai calci di rigore in caso di parità al 90’, tagliando i 30 minuti aggiuntivi. Sarebbe davvero un cambiamento epocale, anche se toglierebbe un motivo di divertimento per il pubblico.

Il motivo? Tutelare i calciatori da un calendario sempre più opprimente, con un numero di partite che rischia di diventare insostenibile. In discussione anche una rivisitazione della sequenza dei rigori, ipotizzando nuove formule più equilibrate.
Attualmente solo negli ottavi di finale le squadre meglio classificate nella nuova League Phase hanno il diritto di giocare in casa il ritorno. Ma l’Uefa vuole estendere questo vantaggio anche a quarti e semifinali, garantendolo ai primi otto club del nuovo campionato a 36 squadre. La modifica mira a valorizzare la fase regolare e a premiare le squadre più costanti nel rendimento, inserendo un vantaggio sportivo anche in assenza di un classico tabellone.
Un’altra idea sul tavolo è il ripristino del divieto di derby tra squadre dello stesso Paese prima dei quarti di finale. Una norma che era stata abolita con l’arrivo del sorteggio libero, ma che ora torna d’attualità per motivi di equilibrio e spettacolo.

L’obiettivo è evitare il più possibile le sfide premature tra club di Premier o Liga, che spesso finiscono per togliersi spazio a vicenda troppo presto, danneggiando anche l’interesse internazionale della competizione.
Il 30 maggio, vigilia della finale in programma a Monaco, sarà il momento della verità : Nyon deciderà se traghettare la Champions in una nuova era, con meno fatica, più strategia e una diversa concezione dello spettacolo. E anche per tutelare i giocatori a fronte di calendari sempre più intasati, evitando loro sforzi eccessivi.
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