Caso Resinovich, il fratello della vittima rompe il silenzio su Visintin
Visintin non ha mai chiesto del denaro al fratello di Liliana Resinovich: «No, però mi ha riferito delle difficoltà a mantenersi. Senza il sostegno di mia sorella avrebbe detto addio alla sua bella vita di viaggi, gite in bicicletta, saune e cene con gli amici. Per questo sostengo: indagate su di me, sulla mia famiglia, ma anche su Sebastiano e sulla cerchia di conoscenze. Ha partecipato a 200 trasmissioni televisive, ha raccontato di tutto creando apposta il caos per confondere le acque». Poi ha raccontato quando è stata l’ultima volta che ha visto la sorella. (continua a leggere dopo le foto)

Ecco quando è stata l’ultima volta che ha visto la sorella viva
«Si era appena fatta i capelli, mi ha detto: “Sono pronta per le feste natalizie”. Il 14 dicembre, quando è scomparsa, le ho mandato un messaggio e non mi ha risposto. L’ho chiamata e il marito mi ha spiegato che aveva lasciato il telefono a casa. Strano, ho pensato, non è da lei, sempre precisa. Dopo le nove di sera Visintin è andato a fare denuncia di scomparsa, mi sono fatto mandare una foto per esserne sicuro», ha dichiarato Sergio Resinovich. La sorella era solita attraversare il boschetto in estate soltanto: «Andava nel roseto a fare le foto con Sebastiano, in inverno non passava mai da lì. L’unica persona che aveva qualche interesse affinché fosse scoperto il corpo era Visintin, in caso di morte presunta avrebbe dovuto attendere dieci anni per accedere ai conti e avere la pensione di reversibilità».
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