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Caso Resinovich, la clamorosa rivelazione del fratello su Visintin: “Se mi lascia io…”

Caso Resinovich, la clamorosa rivelazione del fratello su Visintin: “Se mi lascia io…” – All’ipotesi del suicidio il fratello di Liliana Resinovich non ha mai creduto. Di fronte alla possibilità che il caso fosse archiviato l’uomo non si è arreso. E già due anni fa aveva depositato in Procura un atto in cui chiedeva che gli approfondimenti si estendessero a Sebastiano Visintin. Ora che il marito di Liliana è indagato, spera che la verità sia più vicina: «Non sono mai contento del male altrui, ma auspicavo una svolta del genere. Ora l’inchiesta inizia davvero e ho fiducia negli investigatori», ha detto Sergio Resinovich. (continua a leggere dopo le foto)

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Caso Resinovich, la clamorosa rivelazione del fratello su Visintin

In un’intervista al «Messaggero» il fratello di Liliana Resinovich ha spiegato che idea si è fatto del caso. Lui ha sempre sostenuto che Visintin dovesse essere iscritto al registro degli indagati: «Le sue affermazioni contraddittorie, il fatto che abbia preso tempo prima di sporgere denuncia, i depistaggi. E soprattutto secondo me ha un movente: non voleva perdere il controllo su di lei, né la stabilità economica che gli garantiva il rapporto». (continua a leggere dopo le foto)

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Caso Resinovich, la rivelazione del fratello su Visintin in un’intervista al «Messaggero»

Sebastiano Visintin aveva problemi di soldi? «Liliana se ne voleva andare, ricominciare una vita con Claudio Sterpin e questo lo avrebbe messo nei guai. Tre giorni dopo la scomparsa mi ha telefonato, proponendomi di vederci al suo laboratorio di coltelli. Sale in auto e mi informa: “Prendo 560 euro di pensione al mese, senza Lilly non riesco a vivere”. Ma dico, prima della questione economica preoccupiamoci di ciò che può essere successo a mia sorella. Proprio quella sera ho parlato per la prima volta con Claudio, il giorno dopo sono stato a casa sua e mi ha raccontato della loro storia».

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