Sono giorni difficili per il mondo del calcio italiano, il quale si ritrova a dover dire addio in poche ore a due grandi calciatori. Nella serata di ieri, 22 Gennaio 203, è morto a 79 anni Gigi Riva, una delle ultime bandiere del Cagliari. Soprannominato Rombo di Tuono dal giornalista Gianni Brera per la notevole potenza del tiro e la prolificità sotto rete, Riva è stato uno dei più grandi attaccanti della propria generazione: secondo un parere dello stesso Brera, fu il miglior attaccante al mondo nei primi anni 70, insieme al connazionale Roberto Boninsegna. In queste ore è giunta la notizia di un’altra improvvisa scomparsa, il calciatore che incantò Pelè, Mauro Pasqualini, si è spento a 76 anni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Calcio italiano in lutto, Mauro Pasqualini è morto a 76 anni
Il mondo del calcio è in lutto. È morto all’età di 76 anni, all’ospedale di Siena, Mauro Pasqualini. Il calciatore aveva indossato, tra le altre, anche le maglie di Arezzo e Lucchese. In carriera aveva poi giocato anche con Catania, Bologna, Cesena e Monza. Sarà ricordato anche per aver impressionato con i suoi dribbling il giocatore più forte di tutti i tempi: Pelè. Come riportato da The social post, la carriera calcistica di Mauro Pasqualini, che di ruolo faceva l’ala destra, è legata soprattutto agli anni vissuti al Bologna. Con la squadra felsinea giocò nella stagione 1968-69 e in quella 1971-72. Nell’estate del 1971 prese parte a una tournée tra Stati Uniti e Canada affrontando per tre volte Pelé. Con l’asso brasiliano si scambiò la maglia dopo averlo impressionato con i suoi dribbling. Quella preziosissima maglietta di Pelè la donò poi nel 2012 per un’asta benefica di raccolta fondi in favore del suo Comune, Crevalcore, colpito da un terremoto. L’ex calciatore era stato ricoverato lo scorso 10 Gennaio 2024 a causa di una emorragia cerebrale. E purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. (Continua a leggere dopo la foto)
Qualche curiosità in più su questo sport
Il calcio è uno sport di squadra giocato all’aperto con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con due porte. È giocato da due squadre composte da 11 giocatori. Dieci di loro possono toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa; uno solo, posto a difesa della porta, può toccare il pallone anche con mani e braccia, ma solamente se il pallone si trova nella propria area di rigore. L’obiettivo del gioco è quello di segnare più punti della squadra avversaria, facendo passare il pallone oltre la linea della porta avversaria. La durata di una partita è di 90 minuti, divisi in due tempi da 45 ciascuno più un eventuale recupero. Le partite di calcio sono giocate a livello amatoriale e professionistico. La sua origine è antica, ma la versione moderna e codificata del calcio è nata in Inghilterra nel XIX secolo. Da allora il calcio si è diffuso prima in Europa e Sud America, quindi nel resto del mondo. Rientra nelle discipline olimpiche dalla seconda edizione. La competizione calcistica più importante è il campionato mondiale di calcio, che si disputa ogni quattro anni sotto l’egida della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), il massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell’evento sportivo più seguito dopo le Olimpiadi.