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Bruno Fernandes: l’instancabile creatività dello United

Bruno Fernandes dà indicazioni ai compagni

La carriera di Bruno Fernandes è un viaggio di continua crescita, partito dalle prime esperienze in Portogallo e passato attraverso il calcio italiano e il prestigio internazionale con lo Sporting Lisbona, fino al consolidamento come perno del Manchester United. Analizziamo il percorso di questo straordinario talento.

La gavetta in Italia

La formazione calcistica di Bruno è influenzata da una cultura tattica italiana, che lo ha aiuta a sviluppare una comprensione avanzata del gioco. A soli 17 anni, viene ceduto al Novara, squadra della Serie B italiana, segnando l’inizio della sua avventura fuori dal Portogallo. Nonostante la giovane età, si adatta rapidamente a un nuovo stile di gioco, guadagnandosi la promozione in prima squadra e attirando l’attenzione di club di Serie A. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Fernandes saluta i tifosi dei Red Devils
MANCHESTER, ENGLAND – DECEMBER 01: Bruno Fernandes of Manchester United applauds the fans after the team’s victory in the Premier League match between Manchester United FC and Everton FC at Old Trafford on December 01, 2024 in Manchester, England. (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

Nel 2013 Bruno Fernandes si trasferisce all’Udinese, entrando così nel calcio italiano di alto livello. Con i friulani, trascorre tre stagioni in cui mette in mostra le sue qualità tecniche, in particolare il tiro dalla distanza e la capacità di leggere il gioco. Sebbene giovane, diventa una pedina fondamentale a centrocampo, registrando 11 gol e 13 assist in 86 presenze complessive.

Nel 2016, passa alla Sampdoria, dove continua a crescere sotto il profilo tecnico e mentale. La stagione 2016-2017 lo vede protagonista con 5 gol e altrettanti assist in 33 presenze, confermandosi come un centrocampista completo e poliedrico. Tuttavia, Bruno sente il bisogno di un ambiente che gli consenta di avere maggiore libertà creativa e responsabilità, e decide di tornare in Portogallo per spiccare definitivamente il volo.

Il ritorno in Portogallo

L’approdo allo Sporting Lisbona nel 2017 segna una svolta nella carriera di Bruno Fernandes. In breve tempo, diventa il leader indiscusso della squadra, non solo per le prestazioni sul campo ma anche per il suo carisma.

Con lo Sporting, Bruno vive le stagioni più prolifiche della sua carriera: in tre anni realizza 63 gol e fornisce 52 assist in 137 presenze, numeri impressionanti per un centrocampista. Grazie al suo contributo, lo Sporting vince la Coppa di Portogallo e la Coppa di Lega nella stagione 2018-2019. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Nel gennaio 2020 il Manchester United investa molto sul ragazzo e sborsa per il suo cartellino circa 55 milioni di euro. Questo trasferimento aumenta anche le aspettative del ragazzo, catapultandolo in uno dei club più prestigiosi al mondo.

Top player al Manchester United

Dal suo arrivo al Manchester United, Bruno Fernandes diventa immediatamente il fulcro del gioco della squadra. La sua capacità di incidere si nota fin dai primi mesi, con un impatto devastante sulla produttività offensiva dei Red Devils.

Nel corso delle stagioni, Bruno si distingue come un centrocampista offensivo prolifico, capace di segnare e creare occasioni a ritmo incessante. Nella stagione 2020-2021, termina con 28 gol e 17 assist in tutte le competizioni, guidando lo United alla finale di Europa League, persa contro il Villarreal. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Oltre alle sue doti tecniche, Bruno emerge come un vero leader in campo. Non teme di assumersi responsabilità nei momenti cruciali, come dimostrato dalla sua precisione nei calci di rigore e nelle punizioni. È spesso lui a prendere in mano la squadra quando le cose si complicano, diventando uno dei giocatori più amati dai tifosi.

Le vittorie allo Sporting e al Manchester

Bruno Fernandes è un centrocampista offensivo moderno, capace di combinare creatività e concretezza. Sebbene sia un centrocampista, ha numeri da attaccante, grazie alla sua freddezza sotto porta e alla precisione nei calci piazzati. Può essere utilizzato come trequartista, mezzala o persino seconda punta, grazie alla sua intelligenza tattica e alla capacità di adattarsi a diversi sistemi di gioco. Sotto la guida di Ole Gunnar Solskjær prima e di Erik ten Hag poi, Bruno ha affinato ulteriormente il suo gioco, diventando un giocatore completo e indispensabile per il Manchester United. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Fernandes protesta con l'arbitro
LONDON, ENGLAND – DECEMBER 04: Bruno Fernandes of Manchester United speaks with Referee Sam Barrott during the Premier League match between Arsenal FC and Manchester United FC at Emirates Stadium on December 04, 2024 in London, England. (Photo by Shaun Botterill/Getty Images)

Nonostante la sua grande carriera, Bruno Fernandes ha ancora margini di miglioramento in termini di trofei conquistati. Il suo palmarès include con lo Sporting Lisbona 1 Coppa di Portogallo (2018-2019) e 2 Coppe di Lega portoghesi (2017-2018, 2018-2019), mentre con il Manchester United 1 Coppa di Lega inglese (2022-2023) e 1 Community Shield (2023). Una bacheca ristretta per quanto riguardo il talento portoghese, che forse paga un’esplosione tardiva nel calcio che conta dopo una lunga gavetta. Va anche ricordato che il giocatore è arrivato forse nel periodo peggiore dei Red Devils, con diversi cambi tecnici e problemi societari.

A livello individuale, Bruno ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il premio di Giocatore del Mese della Premier League per diverse occasioni e l’inclusione nelle squadre ideali della competizione.

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