L’ombra di un uomo dell’Est Europa
Sul tavolo della Procura c’è anche una segnalazione ritenuta “interessante”: alcuni adolescenti, la sera di venerdì, avrebbero visto un uomo dell’Est Europa trasportare un “fagotto scuro” verso l’ingresso laterale di Villa Pamphili. Descrizione sommaria, accento altrettanto generico, ma abbastanza per allertare la Mobile, che ora setaccia le telecamere di videosorveglianza posizionate tra via Vitellia, via Leone XIII e i varchi secondari del parco. Il Servizio Centrale Operativo (SCO) ha elaborato una mappa dei possibili itinerari di fuga, mentre gli uomini della Scientifica allargano il perimetro di ricerca in cerca di fibre, tracce biologiche o semplici impronte di scarpa lasciate sul terreno smosso dalla pioggia di sabato notte. Il fascicolo è coordinato dal pm Verdi sotto la supervisione del procuratore aggiunto Cascini. Il reato ipotizzato è omicidio volontario plurimo, con l’aggravante della minorata difesa per la vittima neonata. Un capo d’accusa pesante che impone tempi stretti ma anche cautela: senza identità certa e senza una scena del crimine classica, si rischia di correre a vuoto. Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, ma filtra che verranno sentite nelle prossime ore le associazioni che operano nelle zone frequentate da cittadini dell’Est Europa, specie lungo la dorsale Gianicolense. Si scandaglieranno anche piattaforme di car-sharing e taxi per rintracciare eventuali spostamenti sospetti nella finestra temporale del delitto. Nel frattempo, i tecnici dell’Istituto di medicina legale stanno tentando di definire un intervallo temporale più preciso per il decesso, basandosi sul livello di decomposizione: potrebbero essere passati 4-7 giorni tra la morte e il ritrovamento. Questo dato, incrociato con le previsioni meteo (temperature notturne intorno ai 18 °C e pioggia moderata), aiuterà a costruire una timeline più stretta.

Prossimi passi: silenzi da rompere e domande aperte
- Chi era la donna? Nessuna denuncia di scomparsa, nessun documento.
- Dove è nata la bambina? Gli ospedali della Capitale non segnalano parti anonimi nei giorni precedenti.
- Perché Villa Pamphili? Luogo isolato ma comunque centrale: scelta rischiosa per un assassino che non vuole lasciare tracce.
- Che ruolo ha il presunto uomo dell’Est Europa? Testimoni attendibili o suggestione?
Le risposte forse arriveranno dal DNA incrociato con le anagrafi internazionali o da una telefonata anonima che spezzi il muro di silenzio. Nel frattempo, Roma guarda con sgomento a una tragedia che fonde cronaca nera e vulnerabilità sociale: due vite che nessuno ha rivendicato, in uno dei parchi più incantevoli della città. Una bellezza che, stavolta, non basta a mascherare l’orrore.