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ATP Miami, sfuma il sogno “numero 100” di Djokovic: sboccia il talento del giovane Mensik

Novak Djokovic dovrà ancora attendere. La centesima vittoria in carriera, traguardo che lo avrebbe ulteriormente consacrato nella leggenda, non è arrivata a Miami. A fermarlo, con una prova di coraggio e talento, è stato un ragazzo di 19 anni che fino a poche settimane fa era un nome conosciuto e una grande promessa, ma ora è qualcosa di molto più concreto.

Jakub Mensik ha scritto la sua favola sul cemento della Florida, battendo il campionissimo serbo 7-6(4), 7-6(4) e conquistando il suo primo Masters 1000. Un successo che sa di svolta, per lui e per il tennis, vista la sua giovanissima età.

Il match si è giocato in condizioni difficili: l’umidità e i continui rinvii per pioggia hanno reso tutto ancora più complesso, sia mentalmente che fisicamente. Ma Mensik non ha tremato ed è sceso in campo mostrando la sua volontà di emergere fra i grandi del circuito e la sua maturità.

Il giovane ceco ha costruito il suo successo con una prestazione solida al servizio e grande lucidità nei momenti chiave. Djokovic, dal canto suo, ha provato in tutti i modi a scardinare il gioco del suo avversario, ma ha trovato una vera e propria muraglia dall’altra parte della rete.

Nel primo set, il numero 1 del mondo ha sofferto in risposta, non riuscendo mai a strappare il servizio a Mensik. Si è arrivati al tie-break, dove il 19enne ha giocato con una maturità impressionante, prendendo il comando e chiudendo con autorità.

ATP Miami, Djokovic paga l’età, Mensik si candida per un futuro da protagonista

Il copione si è ripetuto nel secondo parziale. Djokovic ha avuto qualche occasione in risposta, ma nel momento in cui avrebbe dovuto alzare il livello, è apparso leggermente appannato. Un calo fisico nel finale gli è stato fatale, con Mensik che ne ha approfittato per chiudere ancora una volta il tie-break con la freddezza di un veterano.

A quasi 38 anni, Novak Djokovic continua a sfidare i limiti dell’età. Ma se c’è una cosa che questa finale ha dimostrato, è che il tempo passa per tutti, anche per chi sembrava immune. Il serbo ha lottato, ma negli scambi lunghi del secondo set è apparso più vulnerabile del solito.

Non è una resa, tutt’altro. Il campione di Belgrado è ancora un riferimento assoluto per il circuito, ma l’onda giovane sta arrivando e Mensik potrebbe esserne uno dei volti più interessanti. La vittoria di Mensik non è solo un exploit isolato. Il tennis ceco ha una lunga tradizione e il 19enne sembra avere tutte le carte in regola per diventare un assoluto protagonista del tennis di domani.

Djokovic, dal canto suo, ripartirà con il solito obiettivo: tornare a vincere, rimandando ancora una volta la resa ai giovani rampanti. Ma intanto il mondo del tennis ha scoperto un nuovo nome. E, forse, un nuovo campione in grado di correre per i traguardi più importanti. Sinner e Alcaraz sono avvisati.

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