
Antonio Conte non cambia. Neppure in un momento così delicato per il suo Napoli. Il tecnico salentino, fedele al suo stile fatto di frecciate, tensione e allusioni, sembra già con la mente oltre questa stagione. Le sue ultime parole lasciano emergere una disillusione profonda rispetto al progetto della squadra partenopea.
#Manna: “Parole di #Conte? Mi concentrerei su ciò da fare oggi, ovvero vincere. Poi di futuro avremo tempo di parlare. E' la prima di 6 finali, vogliamo subito la Champions e dare fastidio all'#Inter fino alla fine. Mercato? Abbiamo già visto e parlato con tanti calciatori…” pic.twitter.com/iPTGYOk3QT
— Antonio___ (@Anto_ni_o___) April 19, 2025
Non un addio, ma qualcosa che gli assomiglia. E se il suo contratto, in scadenza nel 2027, resta sulla carta un vincolo forte, la sua permanenza sotto il Vesuvio comincia a essere in fortissimo dubbio. Una separazione potrebbe diventare realtà, a modo suo: conquistare lo Scudetto e salutare da vincente. Lasciare un segno e poi voltare pagina.
Il presidente Aurelio De Laurentiis, però, non è tipo da lasciar andar via Conte senza un piano solido: servirebbe l’accordo con un allenatore di peso per immaginare che De Laurentiis accetti l’addio senza provare a fermare il suo Mister. Ma il clima si è guastato, e l’impressione è che entrambi stiano valutando le uscite d’emergenza.
Se Conte dovesse lasciare Napoli, le opzioni per la panchina azzurra sembrano ridotte a pochi nomi. Quelli che ricorrono con più frequenza sono tre: il principale è Massimiliano Allegri, quello che rispetto a Conte garantirebbe più continuità: pragmatico, esperto, sembra il profilo più logico. Oppure De Laurentiis potrebbe decidere di voltare completamente pagina, e in quel caso i principali candidati sarebbero Gasperini e Italiano.
Se davvero sarà addio, le alternative non mancano. Come riportato da Calciomercato.com, la pista Juventus è tutt’altro che chiusa: l’ambiente bianconero conosce Conte, sa cosa porta e cosa pretende. Dopo anni di equilibrio instabile, un ritorno al passato potrebbe rappresentare una scelta plausibile.
Anche il Milan osserva: il club rossonero ha bisogno di una figura che dia un’identità forte al nuovo ciclo. Conte affascina, ma il suo carattere dominante potrebbe cozzare con un’area tecnica in fase di ristrutturazione.
Antonio Conte, le opzioni per il futuro
In alternativa? Un anno sabbatico. L’ipotesi non dispiace al tecnico pugliese, già capace in passato di fermarsi per ritrovare motivazione e lucidità. Più difficile, invece, immaginarlo di nuovo in Inghilterra: l’esperienza al Tottenham ha lasciato scorie, e la voglia di restare vicino alla famiglia allontana Londra e la Premier.
Paradossalmente, la soluzione più improbabile oggi è proprio quella della continuità. Conte potrebbe restare, certo, ma solo a patto di vedere nascere un progetto chiaro, forte, con uomini e investimenti all’altezza delle sue ambizioni. Dopo l’ultima conferenza, però, l’aria è densa di tensione. E a Napoli, quando la tensione cresce, o si vince o si scoppia.
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