
Le dichiarazioni di Amanda Knox
Nel lungo post pubblicato, Knox ha ricordato il periodo in cui, ventenne, fu travolta dagli eventi seguiti all’omicidio della sua coinquilina. «Ho imparato molto sulla morte in breve tempo. Meredith è stata assassinata e la mia esistenza si è trasformata in un incubo. Sono stata isolata, detenuta e strappata alla mia vita: anche il carcere è una forma di morte, quella della libertà».
Il caso giudiziario e il ricordo di Meredith Kercher
La vicenda dell’omicidio di Meredith Kercher, studentessa Erasmus di 21 anni, trovata senza vita nell’appartamento condiviso con Knox, è rimasta uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi decenni. Dopo anni di processi e sentenze ribaltate, Amanda Knox è stata assolta con sentenza definitiva.
Reazioni e riflessioni sulla scelta
La decisione di includere l’immagine di Meredith Kercher in un altare personale ha generato un ampio dibattito. Alcuni hanno interpretato il gesto come un tentativo di riconciliazione con il passato, altri come un’esposizione pubblica inopportuna di un dolore mai sopito. C’è chi lo ritiene fuori chi invece un segno di rispetto verso Meredith. Sotto al post si leggono reazioni molto diverse. Un utente scrive: «È bellissimo, è importante che manteniamo dei promemoria della mortalità.» Un altro commenta: «Anche nella cultura latina lo facciamo, si chiama la ofrenda per il Día de los Muertos.» E c’è anche chi si congratula con lei: «WOW!!! Hai ricordato Meredith!!! Sono fiero/a di te. Sapevo che eri una brava persona.»
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