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Alcaraz vince e va in semi a Roma, ma c’è il “mistero” del cerotto nero: a cosa serve

Carlos Alcaraz si prende tutto: la semifinale agli Internazionali d’Italia e il secondo posto del ranking mondiale, superando Alexander Zverev. Lo fa con una prestazione convincente nel big match contro il britannico Jack Draper, piegato 6-4 6-4 sul Centrale del Foro Italico.

Una vittoria che vale doppio: non solo per la corsa verso il titolo romano, ma anche perché lo spagnolo sarà testa di serie n°2 al Roland Garros 2025, con la possibilità di affrontare Jannik Sinner soltanto in una eventuale finale a Parigi. La gara con Draper, va detto, è stata più complicata di quanto dica il punteggio. Nel primo set il tennista inglese si era trovato sul 4-2, ma lo spagnolo ha cambiato marcia e ha incamerato 4 game di fila.

Nella seconda frazione, invece, la partita è stata meno lineare e meno bella. Draper non si trova benissimo sulla terra, predilige le superfici veloci, ma è riuscito a mettere in seria difficoltà il suo avversario. Tanto da avere diverse palle break sul punteggio di 4-3 a suo favore. Alcaraz, che ha giocato un set piuttosto confusionario tatticamente, è riuscito a salvarsi con grinta, per poi ottenere il break a zero nel gioco successivo.

Lo spagnolo ora osserva con interesse il match serale tra Lorenzo Musetti e Sascha Zverev, che decreterà il suo prossimo avversario nella capitale. Un duello ad alta tensione che promette scintille, soprattutto per la posta in palio: una semifinale tutta da vivere contro il numero 2 del circuito.

A incuriosire gli spettatori, però, è stato anche un dettaglio extra-tennistico: il cerotto nero sul naso che Alcaraz indossa da inizio torneo. Un dispositivo che i tifosi più attenti avevano già notato alle Atp Finals 2024 di Torino, e che ora fa di nuovo la sua comparsa sul volto del campione spagnolo.

Ma a cosa serve? Come ha spiegato il giocatore, si tratta di un cerotto nasale studiato per migliorare la respirazione: applicato alle narici le dilata, consentendo una maggiore affluenza d’aria ai polmoni. Un dettaglio che può fare la differenza, soprattutto nei momenti chiave di un match.

Lo stesso Alcaraz ne aveva parlato lo scorso novembre: “Il cerotto mi ha aiutato. Ho visto che altri tennisti lo usano, e ho voluto provare anche io. Respiro meglio, riesco a recuperare più in fretta tra uno scambio e l’altro”. Lo spagnolo non è il solo ad “aiutarsi” con questo dispositivo. In Serie A, ad esempio, lo sfoggia anche Santiago Gimenez, attaccante del Milan: lo sport di vertice è sempre più attento a ogni minimo dettaglio.

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