x

x

Vai al contenuto

Juventus, Douglas Luiz spara a zero: “Quello che mi è successo non è normale”

Alla Juventus scoppia all’improvviso il “caso Douglas Luiz“. Il centrocampista brasiliano ha risposto con veemenza a un tifoso che lo aveva provocato sui social: “Sei venuto a Torino per giocare o per postare su Instagram?“. Il calciatore non ha lasciato correre, e quel che ne è venuto fuori non è solo uno sfogo, ma un vero e proprio atto d’accusa.

“Non sono venuto qui solo per pubblicare foto. Non sono mai stato un giocatore che si infortuna. Ma ci sono tante cose che potrebbero aver causato questo, e preferirei non commentare”. Parole cariche di ambiguità, che aprono scenari inquietanti, e che rilanciano il tema – mai sopito – della gestione interna di alcuni calciatori da parte del club bianconero.

Non è tutto, perché l’atto d’accusa del brasiliano prosegue qualche riga più in là, quando Douglas Luiz tira in ballo i numeri: “Avevo appena avuto una delle migliori stagioni della mia carriera, uno dei migliori centrocampisti della Premier League. Ho fatto tutta la preseason, ho giocato ogni partita, ero in forma. Eppure non ho mai giocato due partite consecutive con questa maglia. Perché?”.

Una domanda retorica, che però vorrebbe una risposta. Dietro la diplomazia apparente (“preferisco non commentare”) si intravede un messaggio forte e chiaro: qualcosa non torna. La gestione atletica? Le scelte dell’allenatore? Qualcosa negli equilibri interni? Il brasiliano non lo dice apertamente, ma le sue parole fanno molto rumore.

“Questi infortuni non erano normali“, ribadisce Luiz, lasciando intendere che dietro le sue assenze ci sia ben più di semplice sfortuna. Parla di “malintesi a inizio stagione”, e torna a sottolineare: “Sono rimasto in panchina molto, anche quando ero in salute“.

Lo sfogo del centrocampista non può passare sotto silenzio. Se ci sono responsabilità nella gestione infelice del brasiliano, prima o poi qualcuno dovrà dare una risposta. Perché quando un giocatore di questo calibro, acquistato a suon di milioni e accolto come colpo da Champions, finisce per fare il comparsa, è evidente che qualcosa non ha funzionato a dovere.

Douglas chiude con un appello sincero: “Farò di tutto per questo club, anche se a volte è difficile“. Una frase che suona come una promessa, ma anche come un’ulteriore accusa. Perché “non è facile”, per un giocatore arrivato con tutti gli onori e con un curriculum importante, dare il proprio contributo in una società di primo piano come quella bianconera?

Se la Juventus non vuole che l’investimento corposo effettuato per acquisire le prestazioni del centrocampista brasiliano finisca in fumo, il caso va risolto subito. A meno che – e qui sta il nodo – non ci sia qualcosa sotto. Qualcosa che lo stesso Douglas Luiz non ha voluto dire. O non ancora.

Leggi anche:

Argomenti