
Quattro gare al buio, con un’unica scintilla nella Sprint di Shanghai. Eppure dal deserto del Bahrain qualcosa è emerso: la Ferrari SF-25 ha ricominciato a respirare. A farlo intuire non è il quarto posto di Charles Leclerc, che di per sé non basta, ma l’andamento della gara nella sua fase centrale, quando con oltre il 65% di carburante a bordo, la Rossa ha mostrato una prestazione di livello.
Ferrari punta sul green e sulla vela, ma la Formula 1 resta un nodo da sciogliere https://t.co/YSOjNJo1Lo
— informazione finanza (@infoiteconomia) April 16, 2025
Lo stesso Lewis Hamilton, pur in un weekend difficile, ha registrato giri interessanti nello stesso stint. I dati raccolti a Sakhir parlano chiaro: la finestra di funzionamento della Ferrari si è allargata, quasi raddoppiando rispetto alla settimana prima a Suzuka. Il merito? Il nuovo fondo vettura, introdotto proprio in Bahrain.

Ora tocca a Gedda. Il circuito cittadino dell’Arabia Saudita, velocissimo e con asfalto poco abrasivo, sembra fatto su misura per questa versione della SF-25. Pirelli porterà le mescole più morbide (C3, C4, C5), e il degrado atteso sarà minimo. Il che potrebbe rivelarsi l’occasione per un ulteriore balzo in avanti, con una finestra prestazionale ampliata del 30% rispetto al Bahrain.
Ferrari adotterà una configurazione a basso carico aerodinamico, con ali a bassa incidenza e soprattutto minime altezze da terra, puntando sull’effetto suolo per generare carico. Questo dovrebbe risolvere almeno in parte i problemi di perdita prestazionale del fondo, evidenziati nelle prime gare della stagione.

Gedda si sposa con il Dna della vettura 2025: lunghi curvoni veloci, poca usura, ritmi serrati. In vista della gara, al simulatore si è lavorato a fondo sulla trazione meccanica, testando combinazioni dinamiche delle sospensioni, per colmare le lacune della prima parte di stagione, dovute a una non perfetta sinergia fra aerodinamica e telaio.
Intanto a Maranello si guarda avanti: già da Miami arriveranno altri aggiornamenti. Ma il primo obiettivo è chiaro: vedere una Ferrari finalmente all’attacco, capace di non solo inseguire, ma anche di dettare il passo. Bisogna fare in fretta, perché i tifosi dopo l’accoglienza trionfale e e speranze estive sono stanchi e sfiduciati. E la Rossa non si può permettere di perdere il suo popolo.
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