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Dopo mesi di incertezza, Jannik Sinner ha raggiunto un accordo con la Wada che pone fine alla vicenda legata al caso Clostebol, con una sospensione di tre mesi dal 9 febbraio al 4 maggio. Il tennista azzurro ha commentato con sollievo la chiusura del caso, pur riconoscendo l’amarezza per il lungo periodo di tensione vissuto.
Le mie speranze sono 2, adesso.
— Marco Mazzoni (@marcomazz) February 15, 2025
1) la Stampa DEVE spiegare all'appassionato medio o casuale che Sinner NON è un dopato. Altrimenti, abbiamo perso (quella estera, sarà dura)
2) Jannik deve rientrare a maggio tipo Bud Spencer in Bulldozer, asfaltando tutto. #Sinner #JannikSinner pic.twitter.com/lmMQ3P5xtE
“Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo, con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno”, ha dichiarato Sinner, sottolineando quanto questa situazione abbia pesato sulla sua carriera e sulla sua serenità.
Nonostante non avesse responsabilità dirette, Sinner ha deciso di accettare l’accordo proposto dalla Wada per chiudere definitivamente la questione. “Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione importante per lo sport che amo”, ha spiegato il tennista. “Per questo ho accettato l’offerta di risolvere il presente procedimento sulla base di una sanzione di tre mesi”.
L’accordo consente a Sinner di evitare un processo che avrebbe potuto protrarsi ancora a lungo, con il rischio di compromettere la sua carriera. Il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, ha espresso vicinanza a Sinner e ha sottolineato l’importanza del suo rientro ai tornei: “Agli Internazionali tutta l’Italia lo accoglierà come merita”.
Jannik Sinner, le parole dell’avvocato
L’avvocato inglese che ha assistito il campione ha evidenziato il peso emotivo della vicenda, parlando di un vero e proprio calvario: “Si mette questa vicenda straziante alle spalle”, segno di quanto questa battaglia legale sia stata logorante per il tennista e per il suo team.
Di tono opposto, invece, il commento di Nick Kyrgios, noto per le sue posizioni critiche verso le istituzioni del tennis. Il giocatore australiano ha parlato apertamente di una disparità di trattamento nel circuito: “È un giorno triste, nel nostro sport non esiste equità”.
Con questa sanzione di tre mesi, Sinner potrà tornare in campo il 4 maggio, in tempo per gli Internazionali d’Italia a Roma, uno degli appuntamenti più attesi della stagione. L’intera comunità tennistica italiana è pronta a riabbracciarlo, con la speranza che questa vicenda non lasci segni nel suo percorso da numero uno del mondo.
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