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Djokovic, vicina la rinuncia al Master 1000 di Parigi-Bercy. A rischio Atp Finals e Top 10

Novak Djokovic, Secondo quanto riportato da diversi media serbi, non parteciperà al Masters 1000 di Parigi-Bercy, in programma dal 28 ottobre al 3 novembre 2024. Il numero 4 del mondo, vincitore dell’ultima edizione del torneo, sembrerebbe aver preso la decisione di rinunciare, mettendo a rischio la sua partecipazione alle ATP Finals di Torino, che inizieranno il 10 novembre.

Djokovic, che sabato ha conquistato il terzo posto al Six Kings Slam in Arabia Saudita, aveva già annunciato l’assenza dall’Atp di Belgrado, citando tra le motivazioni una gestione cauta dei problemi al ginocchio che hanno limitato la sua attività agonistica nell’ultimo anno. Questa nuova rinuncia, però, potrebbe avere conseguenze ben più rilevanti per il campione serbo.

Attualmente sesto nella “Race to Turin” con 3910 punti, Djokovic è in una posizione delicata. Con la mancata partecipazione a Parigi-Bercy, potrebbe essere superato da Casper Ruud (3845 punti) e Andrey Rublev (3620 punti), mentre Alex De Minaur (3355 punti) e Tommy Paul (3135 punti) restano più distanti, ma pronti a contendersi l’ultimo posto disponibile.

Djokovic, a rischio Finals e Top 10

L’assenza a Bercy potrebbe significare non solo la mancata qualificazione alle Finals di Torino, ma anche l’uscita dalla top 10 mondiale, dopo quasi sette anni di presenza ininterrotta tra i migliori. Se Djokovic dovesse davvero saltare sia il torneo di Parigi che le ATP Finals, il suo rientro in campo potrebbe avvenire direttamente agli Australian Open, primo slam della stagione 2025, dove Nole ha già trionfato numerose volte.

Resta da capire come la forma fisica del campione serbo e la sua programmazione influenzeranno la sua presenza nei tornei futuri. Con questa rinuncia, il tennis mondiale si prepara a un finale di stagione senza uno dei protagonisti più attesi, mentre Djokovic rischia di perdere terreno prezioso sia in termini di punti che di prestigio.

Non vedere Nole alle Finals, anche se l’anagrafe avanza e gli acciacchi suggeriscono prudenza, sarebbe davvero strano per gli appassionati, abituati a vederlo competere e trionfare da molto tempo. Ma anche le carriere più incredibili, come quella del serbo, prima o poi sono destinate a finire. O perlomeno, come in questo caso, a rallentare, per lasciare via via spazio all’assalto dei nuovi campioni, guidati da Sinner e Alcaraz.

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