Giulia e Filippo, sono ore di crescente angoscia: perché si cerca in due posti diversi – Vanno avanti le ricerche di Giulia Cecchettin e Filippo Turetta e cresce l’angoscia per le famiglie dei due giovani, di cui non si hanno notizie da sabato scorso. Nelle ultime ore sono emersi nuovi elementi: gli inquirenti starebbero conducendo una “doppia ricerca”, secondo quanto riportato da «Il Corriere della Sera». Dopo un viaggio tra i monti di Friuli e Veneto, ora le indagini si concentrano in Val Pusteria. Sono arrivate decine di segnalazioni rivelatesi fasulle: le forze dell’ordine hanno tuttavia notato spostamenti anomali dell’auto del giovane. (continua a leggere dopo le foto)
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Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, si cerca in due posti diversi: ultime notizie
Che fine hanno fatto Giulia Cecchettin e Filippo Turetta? Nel Veneziano e nel Trevigiano si sono mossi più di duecento uomini per cercarli, tra sommozzatori, unità cinofile, carabinieri, protezione civile ordinaria e una sessantina di volontari. «Setacciamo tutto, non lasciamo nulla di intentato», le parole di una donna. Le ricerche si concentrano sulle aree dolomitiche ora: secondo gli inquirenti è infatti probabile che l’automobile di Filippo Turetta sia arrivata in Alto Adige domenica mattina, si sia fermata in qualche posto isolato e da qui non si sia più mossa. Ipotesi basata su un dato considerato certo: il passaggio alle 9.07 davanti alla telecamera stradale piazzata fra Cortina d’Ampezzo e Dobbiaco, in una località che chiamano Ospitale, dove c’è un ristorante e poco altro. “Lì è stato registrato il numero di targa della vettura, ultimo avvistamento sicuro. Significa che la Punto probabilmente non ha percorso altre strade dotate di un sistema di sicurezza che restituisca le foto dei mezzi in transito. Cioè è entrata in Alto Adige, dove però la privacy vieta la memorizzazione delle targhe, e non ne sarebbe più uscita. Ragione per cui le ricerche si stanno concentrando nel quadrante dell’Alta Pusteria con un importante dispiego di forze”, evidenzia «Il Corriere della sera». (continua a leggere dopo le foto)
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Giulia Cecchettin e Filippo Turetta: perché si cerca in due posti diversi
Si cerca dalle parti della Riviera del Brenta ma non solo, si scandagliano fiumi, torrenti e campagne anche con gommoni e sommozzatori: Vigonovo, Fossò, Dolo, Santa Maria di Sala, Zero Branco. E c’è anche un elicottero a sorvolare l’ipotetico percorso di fuga della Punto, dove ci sono torrenti e laghetti, qui purtroppo però si cercherebbe un corpo. Come scrive «Il Corriere della sera» lo sdoppiamento delle ricerche fra questi luoghi così distanti nasconde un’ipotesi che gli inquirenti non vogliono ancora dire a voce alta, anche perché non è stata formalizzata dal punto di vista tecnico. “L’idea che sta montando è però la più tragica: che lui abbia ucciso lei e sia fuggito”, rimarca il quotidiano. Dalla Procura però fanno sapere: «Fino a quando non ci saranno elementi indiziari che depongano per un quadro diverso rispetto a quello della scomparsa, per noi i ragazzi sono ancora vivi e da ricercare». (continua a leggere dopo le foto)
Cosa hanno trovato nelle ultime ore
Gli inquirenti in queste ore hanno intanto avviato il confronto del dna di Giulia con quello delle tracce di sangue trovate a terra a Fossò nel parcheggio a pochi passi dallo stabilimento di Dior, circondato di telecamere le cui riprese sono già state acquisite. Un nuovo dato emergerebbe però proprio dai ritrovamenti di Fossò: accanto al sangue sarebbero stati trovati anche dei capelli, che pure saranno analizzati. Sempre in queste ultime ore sono stati trovati i brandelli di un abito femminile trovati sull’argine del Muson, che però non sono della 22enne.