Alcuni club della Serie A potrebbero trovarsi davanti all’ennesima stretta economica, con pesanti ripercussioni sul mercato. La notizia circola da giorni e sta mettendo in agitazione dirigenti e contabili delle società coinvolte. Un nuovo indicatore finanziario è pronto a entrare in vigore e rischia di bloccare la sessione invernale (e forse non solo). Le regole si faranno più rigide, e per alcuni club la finestra di gennaio potrebbe trasformarsi in un serio problema.
Mercato bloccato a gennaio 2026? Ecco perché queste 6 squadre di Serie A rischianohttps://t.co/xHiAjByTL0
— Fcinter1908 (@fcin1908it) November 27, 2025
Lazio, Napoli, Atalanta, Fiorentina, Torino e Genoa sono le società che, allo stato attuale, rischiano il blocco del mercato per via della nuova soglia legata al “costo del lavoro allargato”. Il parametro, che comprende anche gli ammortamenti, sostituirà il precedente equilibrio fissato dall’ormai famoso indice di liquidità.
La Serie A si prepara ad applicare la nuova regola già da gennaio 2026: il “costo del lavoro allargato” (CLA) rappresenta il rapporto tra tutte le spese legate al personale, dagli stipendi agli ammortamenti, e i ricavi. La novità più pesante riguarda la riduzione della soglia dal 70% previsto in origine, mentre inizialmente si pensava a un limite dell’80%. Un cambio che rischia di incidere pesantemente sulla possibilità di fare operazioni in entrata. (continua dopo la foto)

La modifica è stata affrontata durante il Consiglio Federale, dove il tema è stato definito “urgente” proprio per l’impatto immediato sui conti delle società. Più il rapporto costi/ricavi si avvicina a quella soglia, più è probabile che vengano bloccate le trattative in entrata.
Il caso più delicato riguarda il Napoli. Come riportato da diverse fonti, gli azzurri temono un aggravio sugli ammortamenti legato alla questione degli Under 23. Il Consiglio aveva valutato la proposta, sostenuta da Umberto Marino dell’Atalanta, di escludere tutti gli Under 23 dal calcolo del parametro, favorendo i club con forte componente giovanile.
La FIGC però ha accettato la proposta solo in parte: saranno esclusi dal conteggio soltanto i giovani Under 23 eleggibili per la Nazionale italiana, non gli stranieri. Una scelta che mira a rafforzare i vivai, non a rendere più leggero il bilancio delle società. Nel caso del Napoli, la presenza di giocatori come Hojlund continua quindi a pesare nei calcoli.
Le società indicate come più vulnerabili ai nuovi parametri sono Napoli, Atalanta, Lazio, Fiorentina, Torino e Genoa. Secondo ciò che filtra, queste sei potrebbero essere costrette a intervenire con cessioni, plusvalenze o nuovi apporti di capitale. Alcune hanno già mostrato segnali di difficoltà, a partire dalla Lazio, che era stata fermata dalla Covisoc il 26 maggio per il mancato rispetto dei parametri finanziari.
Il presidente Claudio Lotito potrebbe trovarsi nuovamente stretto in un margine ridottissimo: mercato quasi impossibile in entrata e necessità di mantenere l’equilibrio tra ricavi e costi, condizione indispensabile per non incorrere in ulteriori stop. (continua dopo la foto)

Il nuovo quadro si inserisce in un percorso di adeguamento alle norme UEFA che diventeranno obbligatorie dal 2026. Chi non rispetterà i limiti europei sugli indicatori economici rischierà non solo il blocco del mercato nazionale, ma anche possibili sanzioni economiche già dal dicembre 2025. La FIGC ha aggiornato le licenze nazionali proprio per allinearsi alle direttive internazionali.
Il primo appuntamento chiave è fissato al 30 novembre 2025, quando i club dovranno inviare i bilanci aggiornati al 30 settembre alla nuova Commissione di valutazione. Solo dopo questa verifica emergerà in modo chiaro quante società rischiano davvero di restare ferme a gennaio e quanto la nuova norma inciderà sulla prossima finestra di mercato.
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