Tadej Pogacar guarda al futuro con la determinazione di sempre e la serenità di chi è consapevole della sua forza. Tra gare, allenamenti e progetti personali, il campione del mondo sloveno non ha dubbi, e lo confessa in un’intervista alla Gazzetta dello Sport: “Arriverò pronto per conquistare le due Monumento che mi mancano. Gare e allenamenti, ho ancora margini”.
UAE, probabile debutto alla Strade Bianche per Tadej Pogačar – E sul possibile ritiro nel 2028: “Mai preso in considerazione, ho un contratto fino al 2030” https://t.co/5QuFzI1ev4
— SpazioCiclismo (@SpazioCiclismo) November 22, 2025
Neppure la neve mista a pioggia caduta nel Bresciano ha fermato Pogacar durante la sua giornata italiana. Con il supporto di Beppe Martinelli, storico tecnico del ciclismo italiano, il campione si è allenato con i rulli prima di un pranzo veloce con la fidanzata Urska Zigart e l’agente Alex Carera.
Nonostante sia alla sua ottava stagione da professionista, Tadej mantiene un tono rilassato, specchio di quella che potrebbe essere definita una straordinaria normalità: “Ogni anno il mio spirito si trasforma, ma la motivazione di tornare a correre resta la stessa”. (continua dopo la foto)

Il fenomeno sloveno spiega che il vero motore della sua carriera è il desiderio di migliorarsi: “Vedere fin dove posso spingermi, allenamento, gare, tutto. Continuare a essere la migliore versione di me stesso”. La passione per la bici non è mai venuta meno: “Tra me e la bici c’è stato un colpo di fulmine, un amore a prima vista”.
Dietro ai progressi recenti, Pogacar sottolinea il ruolo del nuovo coach Javier Sola e del nutrizionista Gorka Prieto: “Javier è una guida quotidiana, Gorka lavora alla perfezione sull’alimentazione individuale dei corridori. Questo fa una differenza enorme nella performance”.
Alla domanda su cosa preferirebbe tra vincere sei Tour consecutivi o completare la lista dei successi con Vuelta, Sanremo e Roubaix, la risposta è netta: “Scelgo sempre la varietà, battere i migliori in contesti diversi è sempre sullo stesso piano. Non ho mai pensato a ritirarmi nel 2028: il contratto con la UAE scade nel 2030 e intendo rispettarlo. Mi sento parte di una famiglia, qui posso continuare a divertirmi e crescere”.
Il 2026 sarà l’anno in cui Pogacar punterà alle due Monumento ancora mancanti, con il probabile debutto alle Strade Bianche il 7 marzo: “Non è un segreto che cercherò di essere in ottima forma in quelle occasioni. Sono due obiettivi miei e della squadra”. (continua dopo la foto)

Nonostante il successo e la conseguente pressione costante, Pogacar mantiene i piedi per terra: “Non amo feste o sprechi. I sacrifici per restare al top sono enormi, ma serve equilibrio”. Tadej ama la vita resta semplice: “Io e Urska facciamo tutto da soli, supermercato, pulizie, passeggiate. Non sono un supereroe, sono un ragazzo normale”.
Un campione che punta al futuro senza rinunciare alla semplicità: tra Sanremo, Roubaix e la sua vita quotidiana, Pogacar dimostra che la grandezza può convivere con la normalità. Anche se le ambizioni, quelle sì, sono da… supereroe, come lo vedono i suoi tifosi.
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