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Coppa Davis, altro allarme per Volandri: anche Musetti verso la rinuncia

Allarme Coppa Davis in casa Italia: dopo Jannik Sinner, anche Lorenzo Musetti potrebbe rinunciare all’impegno in vista delle finali di Bologna. Il tennista carrarino, reduce da otto settimane di tornei e dalla fatica accumulata tra tornei giocati per qualificarsi alle Atp Finals e trasferimenti, farà il punto con il ct Filippo Volandri solo al termine del torneo dei Maestri. La decisione definitiva sulla sua disponibilità sarà presa in accordo con il team.

Le ragioni del possibile forfait sono evidenti: sei partite in sette giorni, la finale di Atene contro Djokovic, il viaggio a Torino e una stanchezza fisica e mentale notevole, unita all’attesa del secondo figlio. Musetti vorrebbe esserci, ma la priorità resta il recupero fisico e la preparazione atletica.

Volandri ha commentato i dubbi sulla partecipazione del carrarino: “Musetti sta giocando da otto settimane consecutive, non è solo una questione fisica: sappiamo che Veronica aspetta un bambino, un pensiero in più per Lorenzo, ed io che sono padre so quanto sia importante. Ne parleremo alla fine delle Finals, ne usciremo con un accordo comune”.

Il capitano azzurro ha ribadito anche la gratitudine verso il gruppo: “Se non avessi una rosa così lunga non avremmo vinto due Davis. Sono stati fondamentali i contributi di Arnaldi, Sonego, Cobolli”.

Intanto la formazione dell’Italia può ancora cambiare fino a lunedì. Per ora, confermata la disponibilità di Sonego e Darderi, mentre la decisione finale su Musetti resta aperta. L’assenza di Sinner è un altro punto dolente, ma Volandri è giustamente comprensivo: “Chi vive di tennis sa che è una scelta da rispettare. Jannik è il giocatore con più presenze della mia gestione, dopo aver vinto due Davis ha deciso di prendersi una pausa”.

La Coppa Davis, insomma, potrebbe vedere l’Italia priva di due dei suoi big, con un ruolo centrale affidato ai giovani e agli altri membri della rosa, ma la possibilità di avere Musetti fino all’ultimo rimane viva, anche se sempre più incerta.

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