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Disastro Dea, il Sassuolo passeggia a Bergamo e rifila un tris agli orobici: ora Juric è nei guai

Atalanta-Sassuolo 0-3, brutto pomeriggio per la Dea che al Gewiss Stadium cade malamente contro gli emiliani nella dodicesima giornata di Serie A. Una sconfitta pesante per la squadra di Juric, reduce dalla vittoria in Champions League a Marsiglia ma incapace di confermarsi in campionato, dove arriva il secondo ko consecutivo. Decisivi per i neroverdi la doppietta di Berardi (il primo gol su rigore) e la rete di Pinamonti. Con questa vittoria il Sassuolo di Grosso scavalca la Dea in classifica portandosi a quota 16 punti, mentre i bergamaschi restano fermi a 13 e vedono incrinarsi la posizione del tecnico croato.

Primo tempo: Atalanta prevedibile, Sassuolo letale in contropiede

Juric sceglie di cambiare un uomo per reparto rispetto alla trasferta europea: in difesa rientra Hien al posto di Djimsiti, in mezzo c’è Pasalic per un acciaccato de Roon, mentre davanti spazio a Samardzic insieme a Krstovic e Lookman. Grosso risponde con un assetto compatto e disciplinato, lasciando Laurienté in panchina e schierando Fadera accanto a Pinamonti e Berardi.

L’Atalanta prova a fare la partita, ma il suo possesso palla è sterile e prevedibile. I nerazzurri si rendono pericolosi solo in due occasioni: al 9’ con Lookman, il cui tiro viene salvato sulla linea da Idzes, e al 35’ con Zappacosta, che calcia addosso al compagno Krstovic. Il Sassuolo invece gioca con ordine e colpisce al momento giusto: al 29’ un pasticcio tra Hien e Ahanor libera Pinamonti, steso da Carnesecchi in uscita. Il rigore, trasformato da Berardi, vale lo 0-1. Il primo tempo si chiude tra i fischi del pubblico bergamasco e la sensazione di una Dea lenta e prevedibile.

Secondo tempo: Berardi e Pinamonti chiudono i conti

La ripresa comincia con De Ketelaere e Djimsiti in campo, ma l’Atalanta parte malissimo. Dopo appena cinque minuti, un errore di Samardzic apre la strada al contropiede del Sassuolo: Berardi inventa per Pinamonti, che con un destro preciso firma il raddoppio. Il 2-0 taglia le gambe ai padroni di casa, incapaci di reagire con convinzione.

Il Sassuolo continua a colpire in ripartenza e sfiora il tris con Thorstvedt, che spreca a porta vuota. È solo questione di minuti: al 65’, in un’altra transizione perfetta, ancora Thorstvedt serve Berardi, che controlla e batte Carnesecchi per il 3-0 definitivo.

Nel finale la Dea prova a salvare l’onore, ma le idee sono confuse e la squadra appare scarica. Per Juric, contestato dal pubblico, arriva un segnale preoccupante: la brillantezza europea è già un ricordo lontano, mentre il Sassuolo di Grosso si conferma in crescita, solido dietro e spietato nelle ripartenze.

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