Jannik Sinner è già a Torino, dove da sabato sarà protagonista alle Atp Finals, ma prima di andare in campo ha rilasciato una lunga intervista in cui tocca temi molto significativi. Nel quarto capitolo di “Jannik, oltre il tennis”, in onda da domani alle 20.45 su Sky Sport Tennis e Now, il numero 1 del mondo ha parlato di sé, del suo orgoglio di essere italiano e della scelta di non partecipare alla prossima Coppa Davis.
Per capire quanto sia forte Sinner è sufficiente vederlo giocare, per comprendere come abbia fatto a diventare il numero 1 bisogna anche ascoltarlo.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) November 5, 2025
In questi due minuti di intervista a Sky c’è tutta la sua grandezza.
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“Sono orgoglioso di essere italiano, felice di essere nato qui e non in Austria o da un’altra parte. Questo Paese merita molto di più, anche di quello che sto facendo io”, ha detto Sinner durante l’intervista condotta da Federico Ferri all’Istituto di Candiolo, in provincia di Torino, davanti a un pubblico di pazienti, ricercatori e medici.
Il campione altoatesino ha parlato con trasporto dell’Italia e del suo potenziale: “Abbiamo le strutture, gli allenatori, i giocatori, e tante mentalità differenti. Alcuni dicono che l’Alto Adige è diverso, la Sicilia è totalmente diversa, ma è la nostra forza. Dobbiamo unirci e darci forza per avere più trofei e più orgoglio possibile, perché l’Italia lo merita”. (continua dopo la foto)

Sinner ha ricordato anche i suoi primi idoli: “Il primo è stato Andreas Seppi, poi Federer, Nadal e Djokovic. Ma oggi mi rendo conto che siamo persone che non cambiano il mondo. Chi lo cambia davvero siete voi, ricercatori e medici, che date una vita o risolvete problemi che sembrano impossibili. Noi, in fondo, giochiamo solo a tennis”.
Sul perché abbia deciso di non partecipare alle finali di Coppa Davis 2025, Sinner è stato chiaro: “A fine stagione, con tutte le pressioni, serve tempo per rimettere insieme le cose. Una settimana in più di preparazione è fondamentale per prevenire gli infortuni e arrivare più forti all’inizio dell’anno. Non ho avuto alcun dubbio che fosse la scelta giusta”.
Ha ricordato anche la promessa fatta a Matteo Berrettini nel 2023, quando l’Italia vinse la Davis: “Gli dissi ‘ti prometto che la prossima la vinciamo insieme’. E l’abbiamo vinta. Ma già allora avevo deciso che nel 2025 non avrei giocato”. (continua dopo la foto)

Guardando alle prossime Finals di Bologna, Sinner ha invitato a credere di più nel movimento italiano: “Abbiamo una squadra incredibile anche senza di me. Possiamo permetterci di non convocare un top 30 come Darderi, abbiamo Cobolli, Musetti, e un doppio fortissimo. Con Berrettini possiamo vincere anche così”.
Ora, tutta la concentrazione è sulle Nitto Atp Finals di Torino, in programma dal 9 al 16 novembre, dove il pubblico italiano sogna di vedere Jannik chiudere l’anno nel modo migliore possibile: da numero uno del mondo e da simbolo di un Paese che, come dice lui, “merita di più”.
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