Novità importanti sul fronte societario dell’Inter. Con una manovra finanziaria condotta in modo riservato, il fondo canadese Brookfield Asset Management — colosso che gestisce asset per oltre mille miliardi di dollari — ha acquisito per 3 miliardi le quote residue del 26% della società statunitense che controllava il club nerazzurro, arrivando così a possedere il 100% delle quote di Inter FC.
Si tratta di un passo che completa un percorso avviato nel 2019, quando Brookfield aveva assunto il controllo operativo del gruppo Oaktree, subentrato poi nella gestione del club. L’operazione, almeno nell’immediato, non comporterà cambiamenti nella governance: il management attuale resterà in carica e continuerà a gestire le attività sportive e amministrative come finora.
We’re pleased to announce an agreement with Oaktree to acquire the remaining 26% of their business, bringing our ownership stake to 100%. Since acquiring a majority stake in 2019, our partnership has generated significant value for both firms—fueling the rapid expansion of our… pic.twitter.com/ax9vXlxsFE
— Brookfield (@Brookfield) October 13, 2025
Le implicazioni per il club
La mossa di Brookfield rafforza la solidità patrimoniale dell’Inter, garantendo una base finanziaria ancora più stabile. Tuttavia, la scelta di procedere in modo rapido e riservato ha destato curiosità anche per un altro motivo: la tempistica.
L’acquisizione, infatti, arriva a pochi giorni dalla scadenza per la cessione di San Siro a Inter e Milan, fissata entro il 10 novembre. Entro quella data dovrà essere firmato il rogito notarile, a seguito del versamento della prima tranche di 73 milioni di euro al Comune di Milano. I fondi saranno formalmente depositati dalla newco controllata al 50% dai due club, creata appositamente per l’acquisto e la futura gestione dell’impianto.

Tempismo strategico
La coincidenza temporale tra il completamento dell’operazione Brookfield e la partita burocratica su San Siro non sembra casuale. L’ingresso totale del fondo canadese nel capitale nerazzurro potrebbe rafforzare il potere negoziale dell’Inter nei confronti delle istituzioni cittadine, assicurando al club una maggiore capacità di investimento nel progetto stadio.
Per il momento, dunque, la svolta è più finanziaria che gestionale, ma segna un punto di svolta nella storia recente della società: l’Inter è ora interamente nelle mani di Brookfield, un colosso globale che punta a consolidare il suo ruolo anche nel mondo del calcio europeo.
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