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Juventus, esce Tudor e arrivano gol e grinta: cosa dice la vittoria con l’Udinese

Dopo 43 giorni senza una vittoria, la Juventus ha ritrovato la strada dei 3 punti. Allo Stadium, contro l’Udinese, sono tornati i gol – tre tutti insieme, cosa che non accadeva da oltre un mese – e soprattutto è tornata quella fame che sembrava smarrita. Undici tiri nello specchio, mai così tanti in stagione, hanno accompagnato il ritorno di un gruppo unito, come ha sottolineato Gatti.

Certo, la vittoria non cancella la crisi recente, ma i segnali arrivati dalla squadra dopo la fine dell’era Tudor fanno ben sperare anche Luciano Spalletti, prossimo tecnico dei bianconeri. Gli applausi del pubblico a fine gara non erano solo per i tre punti, ma per aver rivisto una squadra viva, capace di reagire e di non crollare dopo il pari di Zaniolo nel primo tempo.

Il primo a parlare è stato Federico Gatti, autore del gol del sorpasso e di una prestazione di carattere: “Troverà un gruppo unito e pronto a dare il 120%”, ha detto riferendosi a Spalletti. Parole che hanno fatto eco a quelle di Dusan Vlahovic.

La Juve è tornata ad aggredire gli avversari, a pressare alta, a cercare con insistenza il raddoppio dopo il rigore-lampo del centravanti serbo. È sembrato di rivedere, almeno per un pomeriggio, la parte migliore della breve gestione Tudor, prima che la crisi di risultati facesse precipitare squadra e ambiente nell’incertezza e nella confusione. (continua dopo la foto)

Il successo con l’Udinese ha rilanciato anche tre giocatori molto discussi nelle ultime settimane. Il primo è Andrea Cambiaso, finalmente schierato nel ruolo giusto: sulla fascia destra, dove aveva convinto anche in Nazionale. Tudor lo aveva criticato apertamente dopo la sconfitta di Roma, ma stavolta il numero 27 ha risposto sul campo con un assist perfetto per Gatti e una prestazione convincente.

Poi Filip Kostic, praticamente sparito durante la gestione Tudor (solo 65 minuti in 11 gare). Contro l’Udinese è tornato protagonista: ha toccato più palloni di tutti, ha spinto con continuità e ha permesso a Yildiz di accentrarsi, creando spazi e soluzioni offensive. Un ritorno prezioso per una squadra che aveva bisogno di una scossa.

Juventus, i primi squilli di Openda

Infine, Lois Openda. Alla terza da titolare in bianconero, il belga pur senza strafare ha mostrato finalmente i movimenti e la mobilità che avevano incantato a Lipsia. Non ha ancora trovato il gol, ma si è mosso con intelligenza su tutto il fronte d’attacco, offrendo dinamismo e aprendo spazi al trequartista e ai centrocampisti.

La Juventus non è guarita del tutto, ma il successo con l’Udinese ha restituito fiducia a un gruppo che sembrava completamente smarrito. Per Spalletti, che presto si insedierà a Torino, è un buon punto di partenza: una squadra unita, con alcuni uomini chiave pronti a tornare protagonisti.

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