Udinese-Lecce 3-2, i friulani conquistano la prima vittoria casalinga della stagione superando i salentini al termine di una gara ricca di emozioni. I bianconeri di Runjaic partono forte e chiudono il primo tempo con un netto vantaggio, grazie a ritmo, intensità e precisione sotto porta.
Dopo una fase iniziale equilibrata, al 16’ i friulani sbloccano il risultato con Karl Strom, abile a inserirsi da sinistra e a superare il portiere ospite con un tiro preciso sul secondo palo. L’Udinese continua a spingere e sfiora subito il raddoppio con una traversa colpita da Zaniolo.
Il 2-0 arriva poco prima dell’intervallo: Larsen Davis svetta in area su un perfetto cross di Soumaoro e batte di testa l’estremo difensore del Lecce, portando i suoi all’intervallo in pieno controllo del match.
#UdineseLecce 3-2
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Lecce in rimonta, ma il finale è ancora bianconero
Nella ripresa il Lecce cambia volto grazie ai nuovi ingressi di Banda e Helgason, che danno più vivacità alla manovra offensiva. Al 59’ gli ospiti accorciano le distanze con una punizione precisa di Berisha, sulla quale Okoye non è impeccabile.
Il Lecce cresce e sfiora il pareggio al 71’, quando un intervento rischioso di Goglichidze per poco non si trasforma in autogol. Ma nel finale è ancora l’Udinese a trovare la via della rete: all’89’ Goran Buksa, appena entrato, chiude i conti con un tocco sottoporta per il 3-1.
Nei minuti di recupero il Lecce riesce comunque a rendere meno amara la sconfitta grazie al gol del 3-2 firmato da Ndri, ma il risultato non cambia.
Tre punti pesanti per Runjaic
Con questo successo l’Udinese centra i primi tre punti casalinghi della gestione Runjaic, salendo a quota 12 punti in classifica e ritrovando entusiasmo dopo un periodo complicato. Il Lecce, invece, interrompe la serie positiva di tre risultati utili consecutivi e dovrà riflettere sui troppi errori difensivi commessi nel primo tempo.
Una vittoria importante per i friulani, che tornano a respirare e a mostrare un calcio aggressivo e verticale, mentre i giallorossi pagano caro un approccio troppo timido e una rimonta solo accennata.
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