
Meteo, drastico calo delle temperature: ecco quando – A poco più di una settimana dall’ultima ondata gelida, una nuova irruzione d’aria artica si prepara a colpire l’Europa centrale e orientale. L’autunno 2025, già segnato da sbalzi termici repentini, sta mostrando un volto sempre più invernale. Secondo le ultime previsioni di 3bmeteo, il freddo proverrà nuovamente dalle latitudini artiche, seguendo una dinamica ormai collaudata: lo sbilanciamento dell’anticiclone atlantico verso la Scandinavia e la conseguente discesa di masse d’aria fredda lungo il suo bordo orientale. Una configurazione che, come già accaduto a inizio mese, riporterà temperature sotto la media stagionale e un clima tardo autunnale su ampie zone del continente.

Meteo, quando arriverà l’aria artica
L’irruzione fredda inizierà a prendere forma da domenica 12 ottobre, con le prime correnti gelide che raggiungeranno i Paesi Baltici e la Bielorussia. A seguire, nella giornata di lunedì 13 ottobre, il fronte artico avanzerà verso sud interessando Polonia, Ucraina e parte della Germania orientale. Il passaggio del fronte sarà accompagnato da un deciso calo termico, con temperature che, in alcune località del nord-est europeo, scenderanno di oltre 8 gradi nel giro di 24 ore. Non mancheranno precipitazioni sparse: piogge di debole o moderata intensità e venti sostenuti da nord accentueranno la sensazione di freddo, facendo registrare valori di appena pochi gradi sopra lo zero anche durante il giorno.

Temperature in forte diminuzione e prime nevicate
Da martedì 14 ottobre l’aria artica continuerà a scendere di latitudine, investendo più direttamente la Polonia, l’Ucraina e i Balcani settentrionali, dove il termometro si porterà fino a 5-6°C sotto la media del periodo. Secondo gli esperti di 3bmeteo, il freddo sarà accompagnato da fenomeni locali: piogge deboli ma diffuse sugli stati dell’Europa centro-orientale e le prime nevicate sui Carpazi, tra Polonia e Slovacchia, con la quota neve che potrà abbassarsi fino ai 1000 metri. Un quadro che ricorda da vicino quello della scorsa settimana, segno che la circolazione atmosferica sul continente rimane bloccata su schemi tipicamente invernali, nonostante il calendario segni ancora ottobre.
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