
Il Napoli esce da San Siro con una brutta sconfitta, inattesa per la facilità con cui il Milan ha penetrato le maglie difensive partenopee e resa ancora più amara dalla superiorità numerica non sfruttata. Il 2-1 subito dal Milan brucia, e ha anche scatenato le prime polemiche fra gli azzurri.
#MilanNapoli, Quagliarella sicuro: “In settimana sicuramente #Conte chiederà spiegazioni a #DeBruyne per l’atteggiamento dopo il cambio”https://t.co/zY4cFwiocH
— NN | Napoli Network (@NapoliNetworkX) September 28, 2025
Nel mirino finiscono i cambi di Antonio Conte, che non hanno convinto tutti. Soprattutto per le sostituzioni contemporanee di De Bruyne, McTominay e Hojlund (quest’ultimo, però, autore di unna prova davvero sottotono). L’allenatore azzurro si trova così a gestire non solo la delusione per il big match perso ma anche le prime crepe interne.
A catalizzare l’attenzione, oltre al punteggio, è la reazione rabbiosa di Kevin De Bruyne al momento della sostituzione, un episodio che ha fatto il giro dei social e alimentato i dubbi sulla tenuta emotiva della squadra in un momento delicato.
In conferenza stampa dopo il match, Antonio Conte è stato molto duro nei confronti del suo giocatore di maggior prestigio: “De Bruyne?”, ha detto senza mezzi termini. “Mi auguro che fosse contrariato per il risultato, se lo fosse per altro ha preso la persona sbagliata”. (continua dopo la foto)

Il tecnico ha sottolineato che le sue decisioni sono state prese per dare una svolta alla gara, inserendo giocatori freschi per sfruttare gli uno contro uno nel finale e la fisicità di Lucca. Un piano che non ha funzionato, e i dubbi vengono dal fatto che a uscire siano stati due giocatori con il gol facile. Il belga per i tiri da fuori e le punizioni, lo scozzese per gli inserimenti e i colpi di testa.
Già a Dazn, subito dopo il triplice fischio, Conte ha spiegato la tripla sostituzione che al 72’ ha coinvolto anche De Bruyne: “Ho cercato di mettere giocatori freschi per l’uno contro uno perché il Milan si chiudeva molto. Ho cambiato l’attaccante con Lucca e niente… Uno fa i cambi per cercare di fare qualcosa di buono. Penso siano stati cambi giusti”.
Nonostante le spiegazioni, restano i dubbi di tifosi e commentatori sul momento del Napoli e sull’efficacia delle scelte tecniche. Il nervosismo di De Bruyne al momento del cambio ha fatto sorgere qualche dubbio sul clima che si respira nello spogliatoio azzurro, non solo per il risultato della partita di ieri sera, ma anche per le difficoltà riscontrate nella gara interna con il Pisa.
L’impressione è che il Mister salentino stia ancora cercando gli equilibri. L’anno scorso il Napoli ha vinto lo scudetto grazie a una difesa granitica, pur non avendo giocatori di primissimo piano nel reparto, anche perché la prima linea di rottura del gioco avversario era a centrocampo. (continua dopo la foto)

Ora la necessità di inserire il fuoriclasse belga e di farlo coesistere con un giocatore dalle spiccate doti offensive come McTominay sta creando qualche grattacapo al tecnico. La squadra, pur avendo attaccato per quasi tutti i 90 minuti, è parsa troppo vulnerabile alle iniziative dei rossoneri.
Dal canto suo Allegri ha vinto la partita prima con una manovra offensiva efficace e una difesa attenta, poi, una volta rimasto in 10, con il mestiere e l’esperienza. La linea Maginot del Milan, nel quale si è rivisto anche Leao, è parsa quasi insuperabile, e la mano del tecnico è evidente.
Il predominio nel possesso palla e nel gioco offensivo non è servito così agli azzurri di Conte, che sono andati a sbattere troppe volte sui difensori avversari senza trovare sbocchi. E anche se non tutti i cambi sono apparsi azzeccati, lo stesso non si può dire per l’ingresso di Neres.
Napoli, il primo scontro fra De Bruyne e Conte
Il brasiliano ha portato freschezza, dribbling e anche due conclusioni velenose: sulla prima è stato bravo un eccellente Maignan, sulla seconda una leggera deviazione di Modric ha deviato la palla sul palo esterno proprio all’incrocio. Ma il fatto che la migliore occasione del Napoli (rigore a parte) sia venuta da un tiro da fuori area testimonia le difficoltà dei partenopei.
La sconfitta, dunque, anche se non compromette nulla in classifica, rischia di pesare sul morale della squadra e di creare le prime crepe nello spogliatoio. Conoscendo Conte, siamo certi che il confronto con De Bruyne non sarà morbido e che il tecnico spiegherà al belga che con lui certe proteste plateali non funzionano.
Conte, oltra a risolvere questa antipatica questione interna, ora è chiamato a ricompattare il gruppo e a voltare subito pagina per non lasciare altri punti pesanti per strada. E non è escluso che, se la squadra continuerà a faticare, si possa vedere un ritorno al passato con una linea difensiva più compatta. Se sarà così, però, la gestione di De Bruyne e di McTominay non sarà semplice.
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