
Doveva essere l’anno del salto di qualità, ma la Fiorentina di Stefano Pioli è partita malissimo. Dopo quattro giornate di campionato i viola hanno raccolto solo due punti, ritrovandosi in piena zona retrocessione. Ora la squadra si gioca già moltissimo nel derby con il Pisa, una gara da vincere per salvare la panchina dell’ex allenatore del Milan.
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— barzacom.it (@barzacom_) September 23, 2025
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“Se fossimo in Premier League non se ne parlerebbe nemmeno“, ha detto qualcuno nello spogliatoio viola, ricordando i tempi lunghi di Ferguson e Klopp. In Italia, però, il tempo non esiste e Pioli è già nel mirino. Due pareggi in trasferta e due sconfitte casalinghe, appena 3 gol fatti e 6 subiti, solo 9 tiri nello specchio in quattro giornate: statistiche che spiegano il malumore dell’ambiente. In una piazza passionale e complicata come Firenze, la pressione è immediata.
Pioli ha provato diverse soluzioni tattiche nel tentativo di trovare l’assetto giusto. A Cagliari il 3-4-2-1, a Torino il trequartista dietro due punte, con il Napoli un 3-5-2 poi variato in 3-4-1-2 e nell’ultima gara con il Como un 4-4-2. Un continuo cambio di schema che alimenta la sensazione di confusione.
Anche sul piano degli uomini le scelte sono ancora incerte: Mandragora, Fazzini, Sohm, Fagioli, Nicolussi Caviglia e Ndour si giocano le maglie a centrocampo, mentre in attacco la coperta è corta e i sistemi variano da Kean unico terminale, alla coppia con Piccoli o Dzeko, fino al possibile inserimento di Gudmundsson come seconda punta o trequartista.
Fiorentina, Pioli è già a rischio
Il derby con il Pisa diventa così l’esame più importante di questo inizio di stagione. Se Pioli avesse tempo, con una rosa così, potrebbe trovare la quadratura del cerchio; ma l’aria da ultima spiaggia è già palpabile. “La prossima partita è obbligatorio vincerla“, trapela dall’ambiente. Nonostante le parole rassicuranti di Pradé, in caso di nuovo passo falso la posizione del tecnico non sarebbe più così salda.
Le voci sul futuro si moltiplicano. Tra i nomi che circolano come possibili sostituti ci sono due allenatori prestigiosi oggi senza panchina: Luciano Spalletti e Thiago Motta. Al momento sono solo ipotesi, ma la sfida con il Pisa può trasformare le suggestioni in realtà. Per Pioli e per la Fiorentina è il momento della verità.
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