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Sinner punta in alto: nel team entra un fisioterapista di lungo corso

Il team di Jannik Sinner si arricchisce di una nuova figura chiave. Dopo settimane di indiscrezioni, sembra che il nuovo fisioterapista dell’azzurro sia Alejandro Resnicoff, professionista argentino con oltre vent’anni di esperienza nel circuito Atp.

La conferma indiretta arriva dal video girato davanti all’hotel Palazzo Parigi di Milano, poche ore prima della partenza per la Cina: accanto a Sinner, diretto a difendere la finale di Pechino e il titolo a Shanghai, si vede proprio Resnicoff insieme al manager Alex Vittur.

L’arrivo del fisioterapista coincide con una fase di cambiamento per il tennista altoatesino. Dopo il divorzio da Ulises Badio e Marco Panichi alla vigilia di Wimbledon, Sinner aveva richiamato Umberto Ferrara, “fitness coach” già nel suo staff prima del caso Clostebol. Ora l’ultima casella del gruppo di lavoro sembra finalmente occupata.

Resnicoff non è nuovo alle scene di alto livello. Attivo da oltre vent’anni, aveva raccontato così il suo lavoro in una vecchia intervista: “In campo sentiamo pressione, perché abbiamo pochissimo tempo e sappiamo che l’altro giocatore sta aspettando. È un lavoro bello ma faticoso”. (continua dopo la foto)

Il suo compito, spiegava, si concentra soprattutto sulla prevenzione: “Cerchiamo di anticipare i problemi e di preparare i giocatori prima delle partite. Ma dobbiamo anche intervenire durante e dopo, quando ci sono traumi o eccessivo affaticamento”.

Nei medical time-out, che durano tre minuti, la rapidità è tutto. Lo stesso argentino aggiungeva: “In quei momenti bisogna decidere rapidamente cosa si può fare. Noi consigliamo, indichiamo rischi e benefici, ma la scelta finale se continuare o ritirarsi spetta al giocatore”.

Sinner, una scelta ponderata

Il rapporto tra Sinner e Resnicoff non nasce oggi. Agli US Open 2024 il fisioterapista argentino era intervenuto dopo una caduta dell’azzurro nel secondo set, trattandogli il polso sinistro. Quest’anno a Wimbledon aveva assistito Sinner contro Dimitrov, prima per un problema al gomito e poi aiutando lo stesso bulgaro costretto al ritiro per uno strappo muscolare.

Il numero due al mondo ha scelto così un profilo che conosce già bene il suo corpo e che ha dimostrato di saper lavorare sotto pressione, con attenzione sia al trattamento che alla prevenzione e al recupero. Curiosamente, la storia si ripete: esattamente un anno fa, alla vigilia della partenza per Pechino, Sinner annunciava l’ingresso in squadra di Panichi e Badio. Il cerchio ora sembra essersi chiuso.

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